venerdì, 22 Novembre, 2024
Emozioni dal Cielo

Il Cielo di Ottobre

Cassiopea, Pegaso e Andromeda un filo mitologico e la bellezza nel cielo

L’estate è ormai alle nostre spalle. L’abbiamo congedata lo scorso 22 settembre, dando il benvenuto all’autunno, alle sue notti via via più lunghe e alle sue stelle. Certo, il cielo sarà spesso capriccioso e nuvoloso, ma il bello delle stagioni e della natura è anche questo. Le temperature notturne saranno sempre più pungenti e il curioso del firmamento dovrà attrezzarsi di conseguenza.

Professor Masi quale scenario ci attende in Ottobre?
Nei mesi scorsi ci siamo abituati ad alzare lo sguardo alto sulla nostra testa per trovare lassù astri brillanti, pronti a prenderci per mano e a guidarci nelle nostre passeggiate siderali. Lo scenario, ora, è sensibilmente cambiato: guardando al centro del cielo, intorno alle ore 22, faticheremo a trovare appigli nei pressi dello zenit e la tentazione sarà quella di rivolgerci verso occidente, dove si sono rifugiate le luminose gemme estive. Solo a sud, basso sull’orizzonte, brilla intenso e solitario il pianeta Giove.

Cassiopea brillerà nel cielo, come la riconosceremo?
Aguzzando la vista e frugando nella parte alta del panorama stellato, nella regione settentrionale, arriveremo a riconoscere una sagoma celebre, uno zig-zag di astri inconfondibile: la celebre costellazione di Cassiopea, che mitologicamente rappresenta l’omonima, vanitosa regina d’Etiopia. Rispetto alla Stella Polare, questa figura si colloca dalla parte opposta del Grande Carro (che in autunno, alle nostre latitudini, sfiora l’orizzonte nord), di cui fa le veci in questo periodo dell’anno.

Pegaso ed Andromeda?
Scendendo da Cassiopea verso sud, si incrocia il grande quadrilatero di Pegaso, il leggendario cavallo alato. Seppur non luminose, le sue stelle si scorgono anche dalla città, grazie all’altezza che raggiungono nel cielo. Il vertice nord-orientale del quadrilatero è rappresentato dalla stella Alpheratz. Il nome, arabo, di questo astro si riferisce a un “ombelico del destriero”, chiaro riferimento proprio a Pegaso. Tuttavia, al giorno d’oggi, quella stella fa parte della costellazione di Andromeda, figlia di Cassiopea, assieme alle altre 2-3 che possiamo osservare spostandoci con lo sguardo da Alpheratz verso nord-est. Tolomeo la immaginava come condivisa tra le due figure. 

Cassiopea, Pegaso e Andromeda sono legate da un imponente filo mitologico, uno dei più belli affidati al cielo stellato, che coinvolge anche altre costellazioni che vedremo meglio il prossimo mese, sicché lo racconteremo quando tutti gli attori saranno sul palcoscenico del cosmo. 

La grande Galassia di Andromeda?
Se abbiamo la fortuna di trovarci sotto un cielo buio, cerchiamo la stella beta di Andromeda, Mirach e spostiamoci pian piano verso nord-ovest. Incroceremo due stelle modeste e, subito dopo, un debole batuffolo di luce. Ebbene, quel fioco bagliore rappresenta quanto di più lontano possiamo osservare ad occhio nudo. Si tratta della Grande Galassia di Andromeda, dunque un corpo celeste decisamente esterno alla nostra Galassia, la Via Lattea: quella nuvoletta dista da noi oltre due milioni di anni luce. Osservarla, significa guardare una luce che ha viaggiato da lì a qui per oltre due milioni di anni, prima di entrare nelle nostre umane pupille.

I più attenti avranno forse notato che, non lontano dall’orizzonte meridionale, brilla una stella solitaria, dalla luce visibilmente palpitante a causa della turbolenza atmosferica. Si tratta di Fomalhaut, che domina la costellazione del Pesce Australe, di cui rappresenta la bocca (questo, del resto, il significato del nome): essa dista 25 anni luce da noi ed è la 18ma stella più luminosa del firmamento. Per osservarla, occorre però un orizzonte sud libero da ostacoli, poiché essa resta sempre molto bassa.

I Pianeti come li vedremo?
Quanto ai pianeti, Giove domina incontrastato a meridione, mentre Saturno appare non troppo lontano, verso occidente. Al tramonto, l’abbagliante Venere ci regalerà una bella congiunzione il giorno 16, brillando apparentemente vicina alla celebre stella Antares nello Scorpione.

Ed infine la Luna?
Riguardo alla Luna, essa sarà nuova il 6 ottobre, al primo quarto il 13, piena il 20 e all’ultimo quarto il 28 ottobre. Il 16 ottobre si tiene l’edizione 2021 della Notte Internazionale della Luna della Nasa, dedicata al significato scientifico e culturale del nostro satellite naturale.

Ricordiamo infine che nella notte tra 30 e 31 ottobre torneremo all’ora solare, spostando i nostri orologi indietro di un’ora.

Buona passeggiata tra le stelle.

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