martedì, 17 Giugno, 2025
Agroalimentare

Coca-Cola in Italia vale 870 milioni e crea più di 22.000 posti

Sono oltre 870 milioni (pari allo 0,05% del Pil) le risorse generate in Italia da Coca-Cola e destinate alle famiglie, alle imprese e allo Stato, con oltre 22.000 posti di lavoro creati direttamente e attraverso il suo indotto. Le persone che dipendono dai redditi di lavoro generati (direttamente ed indirettamente) da Coca-Cola sono in totale oltre 50.000. È quanto emerge dallo studio realizzato da SDA Bocconi School of Management che ha analizzato l’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola HBC Italia e Sibeg. La pandemia da Covid-19 ha avuto un forte impatto economico su ogni anello della filiera legata al settore, con una contrazione delle risorse di Coca-Cola destinate alle imprese (122,4 milioni) e allo Stato (circa 37,5 milioni) oltre ad una perdita di 6.100 lavoratori indiretti, esterni e temporanei. Nonostante questo, Coca-Cola ha distribuito 2,8 milioni di risorse aggiuntive alle famiglie ed è restata accanto a bar e ristoranti in Italia reinvestendo oltre 2,5 milioni nel canale Horeca, attraverso politiche commerciali, fiscali e attività di comunicazione dedicate. L’analisi di SDA Bocconi evidenzia inoltre gli investimenti nella costruzione sui territori di relazioni e iniziative di lungo termine, che mettono sempre al centro le persone. Nel biennio 2019-2020 Coca-Cola ha supportato circa 60 progetti in Italia dedicati all’inclusione, alla sostenibilità e all’educazione per un totale di 4,4 milioni. Tra questi rientra anche la donazione di oltre 1,4 milioni a Croce Rossa Italiana in prima linea nella gestione dell’emergenza e di più di 3,2 milioni di prodotti al personale sanitario. Rispetto alla media nazionale nel settore delle bevande, Coca-Cola impiega un maggior numero di donne, mentre, con riferimento alla media delle imprese attive in Italia, conta un più alto numero di donne dirigenti (44% a fronte del 17%) e quadri (36% contro 29%). Le retribuzioni dei dipendenti diretti di Coca-Cola sono superiori alla media italiana e, a parità di qualifica professionale, si registra una minore sperequazione tra la remunerazione dei dirigenti e quella delle altre categorie. Dallo studio emerge inoltre che, se la presenza di Coca-Cola venisse meno, oltre ad azzerare l’impatto economico su scala nazionale, ci sarebbero importanti conseguenze a livello occupazionale, soprattututto in quelle Regioni dove sono presenti uffici e stabilimenti delle tre società: la crescita del numero di disoccupati registrerebbe infatti +1,2% in Piemonte, +5,3% in Lombardia, +1,7% in Veneto, +1,8% in Abruzzo, +0,3% in Campania, +1,2% in Basilicata e +0,3% in Sicilia.

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