CERCASI LAVORATORI DISPERATAMENTE
La ricerca – che ha raccolto i dati fino al 13 settembre scorso -, mette in evidenza come per le imprese ci siano difficoltà crescenti nel trovare lavoratori. Le proiezioni elaborate dai tecnici di Unioncamere e Agenzia rivelano che per fine anno le offerte di lavoro saliranno a 1,5 milioni di posti.
DOV’È IL FABBISOGNO
Secondo le stime anche l’emergenza Covid, intesa come blocco del lavoro, sarà tra breve superata. La domanda di lavoro, infatti, torna a salire oltre i livelli pre Covid. Sono, ad esempio, 526mila i lavoratori cercati dalle imprese per il mese di settembre. Rispetto al 2019 – nei mesi prima della pandemia – la richiesta oggi sfiora il 21% con la possibile assunzione di 91 mila lavoratori in più.
LE DIFFICOLTÀ
IL PARADOSSO
I dati dimostrano che le imprese cercano giovani che tuttavia non rispondo agli appelli. Delle 526.250 offerte di lavoro programmate a settembre, il 30% cioè 158.230 posti disponibili riguardano giovani sotto i 29 anni. Per i sindacati le defezioni sono il riflesso dei livelli salariali considerati bassi, mentre le imprese lamentano la mancanza di formazione e specializzazione nel lavoro.
LE RICHIESTE
Tutti i settori produttivi sono alla ricerca di personale. Il Bollettino pone in evidenza come nel settore dei servizi dolo a settembre sono 370mila i contratti di lavoro offerti e oltre 1 milione sono quelli previsti per il trimestre settembre-novembre. Le maggiori opportunità di lavoro arrivano dal commercio con entrate programmate di 279mila unita nel trimestre; a seguire disponibilità di offerte nei servizi alle persone con 188mila nel trimestre e dai servizi di alloggio, mentre ristorazione e servizi turistici assorbiranno 192mila lavoratori nel prossimo trimestre.
Bene le prospettive del manifatturiero dove si consolida la ripresa. La proiezione di lavoratori richiesti sarà di 317mila nel trimestre. In crescita l’offerta di lavoro nell’ambito della meccatronica (la meccanica, l’elettronica e l’informatica) con la ricerca di 87 mila lavoratori nel trimestre; seguite dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo 75mila nel trimestre. L’industria tessile, dell’abbigliamento e calzature prevede 45mila assunzioni nel prossimo trimestre.
Notevole la richiesta di lavoratori
nelle costruzioni, il bonus del 110%, ha innescato una forte domanda di lavoro: 118mila nel trimestre con un più 15,7% rispetto al trimestre 2019.