“Dobbiamo lavorare per fare in modo che anche i nostri amministratori locali siano al passo con la dimensione europea così come già lo sono imrese e cittadini. La Summer School va in questa direzione e rappresenta un concreto sostegno nell’offrire quelle competenze necessarie per diventare protagonisti in Europa”. È uno dei concetti espressi, oggi, dall’assessore al Patrimonio del Friuli Venezia Giulia Sebastiano Callari in occasione della conclusione della quinta edizione della Summer School 2021 ‘Strategie di sviluppo locale e programmazione europea per costruire il futuro’ per gli amministratori locali. L’iniziativa ha previsto la partecipazione di 30 amministratori locali, di cui 24 provenienti dai Comuni del Friuli Venezia Giulia e 6 in rappresentanza della Regione Veneto e della Provincia autonoma di Trento. Si tratta un’opportunità formativa per acquisire elementi di conoscenza e strumenti essenziali per guidare la ripresa e lo sviluppo sostenibile del territorio, assumendo la programmazione come metodo e la progettazione come prassi per identificare e strutturare interventi coerenti, finanziabili con i fondi europei o con altre risorse nell’ambito delle politiche internazionali, nazionali e regionali. L’esponente della Giunta regionale ha sottolineato il valore dell’iniziativa che permette di preparare e fornire agli amministratori gli strumenti per migliorare le politiche a favore dei cittadini alla luce della nuova dimensione europea. Le idee, la passione e il cuore che gli amministratori locali hanno sempre dedicato al proprio territorio non sono mai venuti meno nel tempo ma ora, soprattutto per i giovani politici, è necessario affiancare a questi aspetti, maggiori e più specifiche competenze tenendo conto di un contesto cambiato rispetto al passato. Per l’assessore al Patrimonio le imprese e i giovani vivono già la dimensione europea mentre la politica si sta muovendo più lentamente; è necessario quindi lavorare per capire come riuscire ad essere protagonisti in Europa all’interno di un contesto in cui sono necessarie diverse capacità: dall’intercettare e utilizzare le risorse della programmazione europea alla realizzazione di progetti credibili, solo per citarne alcune. L’assessore ha ricordato, poi, la tragedia dell’11 settembre con la caduta delle Torri gemelle: una lezione che vent’anni dopo deve spingerci con urgenza a far cadere le ideologie, ad abbattere i muri. Bisogna lavorare ad un mondo in cui le posizioni, anche distanti, restino sempre e solo uno scontro fra idee affinchè questo diventi terreno e valore per la politica capace di generare ricadute positive per i cittadini. Questa quinta edizione ha previsto 9 incontri – svolti in un arco temporale che va dal 23 giugno all’11 settembre – strutturati con esposizione frontali, discussioni in gruppo, illustrazione di strumenti metodologici, project work e workshop. Nata nel 2017, fino ad ora la Summer School ha formato circa 150 amministratori del Friuli Venezia Giulia e una quindicina del Veneto e Trentino. A proporre l’esperienza sono Anci Fvg e Aiccre Fvg (l’associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e Regioni d’Europa) in collaborazione con Ocse (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sede di Trento, Informest (Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione economica internazionale) ed Isig (Istituto di sociologia internazionale di Gorizia).