sabato, 16 Novembre, 2024
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Roma, Consoli: “Raggi si ispira a Green Deal di Rifkin. Giusto aiutarla”

ROMA (ITALPRESS) – "Nessuna contraddizione. La mia petizione non era contro Virginia Raggi (che conosco e stimo da anni), ma contro una sua decisione di inizio mandato che ha lasciato interdetto non solo me, ma anche tutto il mondo ecologista, ossia la nomina ad assessore all'ambiente di Paola Muraro, un problema che poi si è risolto da solo con le sue dimissioni. Proprio purché errori simili non si ripetano nasce Roma Ecologista…". Lo ha detto, in un'intervista, Angelo Consoli dal 2003 il direttore dell'ufficio europeo dell'economista americano Jeremy Rifkin ispiratore del Green New Deal. Proprio a seguito dell'incontro nel 2019 tra Rifkin e il sindaco di Roma, Virginia Raggi alla presenza di Alfonso Pecoraro Scanio si è avviato il percorso che ha portato alla lista civica "Roma Ecologista". Cosa c'era che non andava nella Muraro e cosa è cambiato nel frattempo? "La Muraro – ha continuato Consoli – è un ottimo tecnico, ma esponente di una corrente di pensiero che punta su inceneritori, discariche e TMB (Trattamento Meccanico Biologico), mentre Rifkin, Paul Connett e oggi anche l'Europa sostengono una visione circolare e sociale per arrivare a una chiusura del ciclo dei consumi senza rifiuti, con la partecipazione di tutti i cittadini e le imprese che devono essere educati a comprare e consumare consapevolmente applicando le regole promosse delle direttive europee sull'economia circolare. In particolare – ha sottolineato Consoli – mi riferisco alla gerarchia delle tre R: Riduzione, Riuso e Riciclo, esattamente in quest'ordine e cioè privilegiando strategie di riduzione dei rifiuti, poi di riuso e solo per ultimo di riciclo che pur essendo preferibile allo smaltimento in discarica o all'incenerimento, ha costi energetici e ambientali più elevati del riuso. Ecco, la lista ecologista della quale sono chiamato a fare da garante promuoverà questa visione delle politiche comunali sui rifiuti e spingerà per la applicazione delle regole previste dalla Delibera 109 del Consiglio Comunale che prevede la realizzazione di banche del riuso in ognuno dei quindici municipii e molte altre regole ispirate alla strategia rifiuti zero e per l'economia circolare". Lei ha anche coordinato il master plan per la decarbonizzazione di Roma per conto di Jeremy Rifkin insieme a Livio De Santoli, pro Rettore de La Sapienza per le politiche energetiche e di sostenibilità. Da allora però sono passati 12 anni… che succede a Roma su questo piano? "Innanzitutto – ha aggiunto Consoli – ci tengo a sottolineare che Rifkin io e De Santoli parlavamo di decarbonizzazione e avevamo proposto l'assessorato alla transizione ecologica per Roma ben 12 anni, e fa e siamo dunque contenti che finalmente sia stato costituito un apposito Ministero (il MITE) anche se tardivamente e con una gestione che lascia almeno perplessi". Tornando a Roma, che intende proporre la Lista Roma Ecologista in questo campo? "È molto difficile essere energeticamente virtuosi in Campidoglio – ha risposto Consoli – se a Palazzo Chigi e al Mise si lavora per i fossili e contro l'Europa. Ecco perché é molto importante il contributo che può dare alla Raggi la lista Roma Ecologista guidata da personalità di grande visione e coerenza come il professor Alessandro Bianchi, che da Ministro bloccò insieme al suo collega Pecoraro Scanio, l'insensato progetto del ponte sullo stretto, mega-opera costosissima e a rischio mafia. Anche a Roma bisogna promuovere l'energia di prossimità, rinnovabile e pulita, il trasporto a idrogeno verde con una rete di distribuzione per il trasporto pubblico e privato come prevedeva già il master plan di Rifkin nel 2009 e il Paesc elaborato dal l'anno successivo dall'Università "La Sapienza" sotto la direzione del Prof. De Santoli, che è stato la base concettuale del PAESC appena approvato dal Comune". I critici della Raggi suggeriscono che questo Paesc arrivi in fine mandato con un vago sapore pre elettorale. "Si tratta – ha spiegato Consoli – di una insinuazione ridicola. Questo Paesc arriva quando deve arrivare date le condizioni esistenti. Il master plan per l a decarbonizzazione di Roma venne bloccato per due anni e mezzo da Alemanno e dal suo assessore Visconti, poi la giunta Marino quando stava per cominciare ad occuparsene venne pugnalata alle spalle da Renzi come tutti tristemente ricordano e oggi siamo arrivati a questo Paesc solo grazie alla ostinazione della Sindaca e alla competenza di Dario Tamburrano che prima da parlamentare europeo è riuscito a ottenerne lo sblocco a Bruxelles e poi da consigliere della Sindaca per l'energia è riuscito a aggiornarlo al 2021. Nel frattempo l'Europa ha alzato gli obiettivi dal 40 al 55 % in meno di emissioni al 2030 e fissa a neutralità carbonica al 2050. Roma è già in linea grazie a un PAESC visionario e lungimirante. Ma perché gli obiettivi vengano effettivamente realizzati è necessario avere un consiglio comunale pieno di consapevolezza eco-sostenibile. Ecco l'importanza di questa lista. Più voti prenderà la nostra lista – ha concluso Consoli – più forte sarà Virginia Raggi per fare del suo secondo mandato una pietra miliare della svolta ecologica e della transizione energetica per Roma ma anche per il pianeta (Roma Caput Mundi no?)".
(ITALPRESS).
fag/red
28-Ago-21 11:30

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