martedì, 17 Dicembre, 2024
Sanità

Assistenza domiciliare, la riforma del Pnrr. Mangiacavalli: nuovo ruolo agli infermieri

Puntate sul servizio domiciliare con il ruolo e la professionalità degli infermieri. La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) accoglie con interesse le indicazioni del ministero della salute. “Ha ragione il ministro Speranza: l’assistenza domiciliare è la chiave di volta del nuovo modello che deve caratterizzare il Servizio sanitario nazionale”, sostiene Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale che raccoglie gli oltre 456mila infermieri presenti in Italia. Le parole di adesione arrivano sull’onda dell’intesa Stato Regioni sottoscritta a inizio agosto e ora entrata in vigore.
“E bene che il Piano nazionale di Ripresa dedichi a questa novità già 4 miliardi per organizzare cure e assistenza che finora è stata a macchia di leopardo nelle Regioni”, osserva Barbara Mangiacavalli.
IL RUOLO DEGLI INFERMIERI 
Un progetto che non può prescindere dalla presenza degli infermieri. Sono loro i protagonisti di una assistenza diretta ed efficace sul piano pratico.
“La chiave dell’assistenza domiciliare”, osserva la presidente Fnopi, “sono gli infermieri che h24 sono accanto alle persone e che le stesse associazioni di cittadini-pazienti chiedono siano di più e più presenti proprio nel nuovo modello di prossimità delle cure”.
MEDICI E INFERMIERI
Il medico di medicina generale indica la diagnosi e la terapia da seguire, ma accanto al paziente c’è l’infermiere che ne garantisce appropriatezza, esecuzione, aderenza clinica.
E in particolare proprio l’intesa indica tra i principali attori di tutto questo l’infermiere di famiglia e comunità per il quale l’Agenas, Agenzia nazionale per l’assistenza sanitaria, nella sua proposta di decreto per la regolamentazione dell’assistenza sul territorio, ha indicato un fabbisogno che passa dagli 8 ogni 50mila abitanti indicati nel decreto Rilancio (legge 77/2020) a uno ogni 2000-2.500 abitanti, proprio per assicurare le cure e l’assistenza di prossimità.
PRESENZA COSTANTE 
“Il territorio è il luogo privilegiato per la risposta ai bisogni di assistenza infermieristica”, puntualizza Barbara Mangiacavalli, “la prevenzione e il monitoraggio; insiste sulla necessità di riconfigurare tutti i sistemi di presa in carico e di continuità assistenziale poiché la risposta ai bisogni di salute è ancora culturalmente ospedalocentrica”.
ASSISTENZA SU MISURA
“L’ospedalizzazione è una parentesi nella vita della persona che continua fuori dall’ospedale, laddove deve continuare anche la risposta”, conclude la presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, “Il futuro del Servizio sanitario nazionale e quello di un’assistenza a misura di cittadino è nella multi-professionalità: ogni figura, ogni professionista della salute in questo gioca un ruolo essenziale e importantissimo perché il castello della salute sia stabile e indistruttibile e abbia come suo apice gli assistiti e il loro assoluto benessere. In questo ogni professionista è una carta importante, senza la quale il castello inesorabilmente crolla”.
Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Vaccino, Fnopi: “Investire sugli infermieri per invertire la rotta”

Redazione

Una Scuola di Alta Formazione per migliorare il sistema salute del Mediterraneo

Marco Santarelli

Trust Bper eroga 100.000 euro per famiglie infermieri vittime Covid

Angelica Bianco

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.