venerdì, 22 Novembre, 2024
Ambiente

Goletta verde. Foci di mari e laghi, un terzo fuorilegge

“Mala depurazione e scarichi illegali”, ecco il verdetto finale del bilancio di Goletta Verde e Goletta dei laghi, le due campagne itineranti di Legambiente che ogni anno monitorano mari e laghi. La situazione delle affollatissime spiagge dell’estate 2021 appare seriamente preoccupante: su un totale di 389 punti campionati in 18 regioni, in mare e in 34 laghi italiani, 1 punto ogni 3 è risultato oltre i limiti di legge.

Le criticità rimangono le foci con alte cariche batteriche derivanti spesso dagli scarichi fognari non depurati dai comuni dell’entroterra. Secondo i dati della Commissione Ue, il 40% dei reflui fognari delle nostre città non è adeguatamente depurato. Un problema che non riguarda solo il sud Italia della Penisola come si è portati subito a pensare. L’80% è concentrato in 5 regioni: Sicilia in primis (il 23%), ma anche Lombardia (il 19%), Campania (il 17%), Calabria (l’11%) e Lazio (il 10%).

 

La situazione del mare

Su 263 campioni, 22 punti sono stati giudicati inquinati e 70 fortemente inquinati. Complessivamente oltre i limiti di legge, quindi, il 35% del totale, 1 punto inquinato ogni 81 km di costa. Il 50% dei punti ha riguardato le foci di fiumi e canali, di cui il 58% dei campioni (76 sui 131) è risultato oltre i limiti di legge. non migliora la situazione per quanto riguarda l’informazione ai bagnanti. Nei tratti di costa non controllati dalle autorità competenti e, di conseguenza, interdetti alla balneazione, nel 63% dei casi non c’è il divieto di balneazione. In quelle balneabili, mancano i cartelli informativi obbligatori avvistati solo nel 10% dei punti.

 

La situazione dei laghi
Quest’anno la campagna di Legambiente ha ampliato il numero di bacini lacustri esaminati, passando dai 28 del 2020 ai 34 di questa edizione, sempre in 11 regioni italiane. Sono stati effettuati 126 prelievi in altrettanti punti di campionamento e giudicati, per le analisi microbiologiche, oltre i limiti di legge il 33% dei prelievi (15 inquinati e 27 fortemente inquinati). In totale sono 61 i campioni prelevati in foce, 65 quelli prelevati a lago. Dei campioni giudicati oltre i limiti, il 64% è stato prelevato in foce di canali, fiumi o torrenti.

Il trattamento delle acque reflue la vera emergenza

“Nell’anno del PNRR, l’Italia sta trascurando l’annoso tema della mala depurazione – denuncia il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani – la grande opera incompiuta della Penisola, prevista da una legge del 1976, per la quale il nostro Paese è stato già condannato dall’Ue a pagare ad oggi quasi 80 milioni di euro di multe. Il trattamento delle acque reflue è fondamentale per assicurare la salute dei cittadini, tutelare l’ambiente e il turismo ed è per questo che lanciamo un nuovo appello al Governo affinché vengano realizzati nuovi depuratori, ammodernati quelli esistenti e completata la rete fognaria. I fondi ci sono, l’Italia destini una parte delle prime risorse europee del PNRR che ha ricevuto proprio in questi giorni per chiudere questa pagina imbarazzante della storia del Paese, realizzando anche gli impianti per il trattamento dei fanghi di depurazione con produzione di biometano e per il riutilizzo delle acque depurate in agricoltura e nell’industria».

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