Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, non ha tardato a mettere in atto quanto aveva annunciato durante la campagna elettorale: una svolta decisiva nella mobilità, dalla combustione all’elettrico ed un più attento impegno alla riduzione delle emissioni.
BIDEN E LA DECISIVA SPINTA ALLA GREEN MOBILITY
L’obiettivo è ambizioso: entro il 2030, il 50% delle nuove auto vendute negli Usa dovranno essere a zero emissioni. L’executive order darà anche inizio allo sviluppo di nuovi standard sulle emissioni e a una nuova strategia sull’efficienza dei consumi di carburante nel lungo periodo. Il progetto è stato appoggiato da General Motors, Ford Motor e Stellantis e rientra nel superamento delle politiche approvate dall’allora presidenza Trump. Il nuovo obiettivo andrà centrato su base volontaria dalle aziende.
L’UE E LA SFIDA DELL’AUTOSUFFICIENZA
Entro il 2025 le aziende europee avranno la capacità di fornire tutte le batterie agli ioni di litio necessarie per le case automobilistiche del Continente, garantendosi così l’autosufficienza in un settore chiave per il futuro della mobilità? La sfida è ambiziosa.L’Ue punta sulla European Battery Alliance, lanciata nel 2017, per ridurre la dipendenza da batterie e altre tecnologie importate.
IL NODO DELLA PRODUZIONE DI BATTERIE: IL PRIMATO DELLA CINA
Il maggiore produttore di batterie al mondo è la China’s Contemporary Amperex Technology (Catl), che ha clienti come BMW e Daimler, ma anche Volkswagen, Toyota e Volvo, senza dimenticare la Honda, entrata nel capitale azionario dell’azienda cinese con una partecipazione dell’1%. Annovera da poco più di un anno anche la Tesla, con un accordo che prevede la fornitura di accumulatori per la fabbrica di Shanghai in previsione del raddoppio delle vendite in Cina. Secondo uno studio di BloombergNEF commissionato dalla Ong Transport & Environment (T&E), realizzare un’auto elettrica sarà presto più economico rispetto allo stesso mezzo a benzina o diesel.
I MERCATI NON STANNO A GUARDARE
Come riportato in un interessante articolo di Pictet Am, l’avvento delle auto elettriche mette in evidenza molte tecnologie e settori sottovalutati (servizi di nicchia che operano nell’infrastruttura di ricarica o aziende che producono i motori elettrici)che offrono interessanti opportunità
Le batterie e i semiconduttori che rappresentano anche un fertile terreno di caccia per gli investitori. Nel settore dei semiconduttori, quello dei semiconduttori di potenza è in rapida crescita, con rendimenti destinati a raggiungere 55 miliardi di dollari entro il 2025.
Secondo gli analisti, le società che producono questi componenti hanno elevate barriere in ingresso e margini intrinsecamente più alti.
I semiconduttori di potenza al SiC rappresentano un’altra area in crescita. Si prevede che la domanda complessiva del settore automotive per questo nuovo materiale si espanderà con un tasso di crescita annuo composto superiore al 60% tra il 2018 e il 2030.
Tuttavia, la produzione dei semiconduttori al SiC è più complessa rispetto alle normali controparti in silicio. Gli analisti, i gestori e gli investitori istituzionali si sono mossi. Sui successivi sviluppi avranno un impatto fondamentale le politiche pubbliche, che faranno la vera differenza su chi arriverà prima.