“La campagna estiva contro gli incendi boschivi si è rilevata quest’anno molto impegnativa, qualcosa quindi è peggiorato. Dal 23 luglio l’aumento delle temperature e dei venti secchi ha favorito il propagarsi di questi incendi, soprattutto nell’area della Sardegna. Non è solo la Sardegna, ma è inizato li’, con danni ingenti”.
Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, riferendo alla Camera sullo sviluppo di gravi incendi in diverse aree del Paese. “L’ultima settimana di luglio e la prima di agosto ci sono stati incendi boschivi in diverse regioni d’Italia. Oltre al fenomeno Sardegna, questi incendi hanno comportato 255 richieste di decolli di canadair in pochi giorni, su diversi fronti, con gli incendi più impegnativi a Pescara e a Catania. La parte dell’intervento aereo, anche con la cooperazione internazionale, ha funzionato bene: siamo stati bravi”, ha aggiunto.
Cingolani ha poi ricordato che “è una leggenda urbana quella che dice ‘io brucio perché dopo ci faccio una cosa che mi conviene’, non è possibile che uno brucia per metterci il fotovoltaico o perché ci vuole fare un villaggio turistico. Dal punto di vista giuridico è impossibile, non si può cambiare destinazione d’uso al terreno interessato dall’incendio per diversi anni. Mi chiedo questo 70% di piromani che interesse abbiano a farlo. C’è una legge perfetta che dovrebbe scoraggiare chiunque a innescare incendi”.