La Bce prevede che “l’attività economica torni al livello pre-crisi nel primo trimestre del prossimo anno, ma c’è ancora molta strada da fare prima che i danni economici causati dalla pandemia siano ripianati”. E’ quanto si legge nel Bollettino economico, nel quale la Bce sottolinea come “restano essenziali politiche che forniscano un sostegno significativo. Una politica di bilancio ambiziosa e coordinata dovrebbe continuare ad affiancare la politica monetaria nel rafforzare la fiducia e nel favorire la spesa”.
Inoltre “dovrà trascorrere ancora un po’ di tempo prima che le ripercussioni della pandemia sull’inflazione vengano meno. Con la ripresa dell’economia, sostenuta dalle misure di politica monetaria adottate dal Consiglio direttivo, l’inflazione dovrebbe aumentare nel medio periodo, pur mantenendosi al di sotto dell’obiettivo fissato dalla Bce.
Nonostante il loro incremento, le misure delle aspettative di inflazione a più lungo termine rimangono a una certa distanza dall’obiettivo del 2%”.
Il Consiglio direttivo ritiene che “i rischi per le prospettive economiche siano sostanzialmente bilanciati. L’attivita’ economica potrebbe risultare superiore alle aspettative della Bce qualora i consumatori spendessero piu’ di quanto atteso attualmente e attingessero piu’ rapidamente ai risparmi accantonati durante la pandemia. Un miglioramento della situazione legata alla pandemia in tempi piu’ rapidi potrebbe inoltre determinare un’espansione maggiore rispetto alle attuali previsioni. Tuttavia, la crescita potrebbe risultare inferiore alle attese in caso di un peggioramento della pandemia o di carenze dal lato dell’offerta che dovessero rivelarsi piu’ persistenti e che frenassero la produzione”. Il Consiglio direttivo ritiene “avviata la ripresa dell’economia dell’area dell’euro, ma la pandemia continua a gettare un’ombra su di essa, soprattutto a causa della variante Delta che costituisce una fonte di crescente incertezza.
L’inflazione e’ aumentata, sebbene ci si attende che questo rialzo sia prevalentemente di natura temporanea”.
“Le prospettive di inflazione nel medio periodo restano contenute.
E’ necessario preservare condizioni di finanziamento favorevoli per tutti i settori economici durante il periodo della pandemia.
Cio’ e’ indispensabile affinche’ il recupero attuale si trasformi in un’espansione duratura e compensi l’impatto negativo della pandemia sull’inflazione. Pertanto, avendo confermato la valutazione sulle condizioni di finanziamento e sulle prospettive di inflazione effettuata dall’Eurosistema a giugno, il Consiglio direttivo continua ad attendersi che in questo trimestre gli acquisti nel quadro del programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP) saranno condotti a un ritmo significativamente piu’ elevato rispetto ai primi mesi dell’anno. Il Consiglio ha inoltre confermato le altre misure tese a rispettare il mandato della stabilita’ dei prezzi conferito alla Bce, ovvero il livello dei tassi di interesse di riferimento di quest’ultima, gli acquisti nell’ambito del programma di acquisto di attivita’ (PAA), le politiche di reinvestimento e le operazioni di rifinanziamento a piu’ lungo termine”.