Duemila interventi all’anno di alta chirurgia robotica, 4 robot gia’ attivi a supporto di 5 specialita’, oltre 6 milioni di euro di investimenti previsti per nuove apparecchiature. Nasce la piattaforma chirurgica robotica condivisa tra Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e Policlinico di Sant’Orsola Irccs. Urologia, ginecologia, chirurgia generale e dei trapianti, otorinolaringoiatria, chirurgia toracica le discipline ad oggi coinvolte. La chirurgia robotica consente, se utilizzata correttamente, di ridurre significativamente la necessita’ di interventi chirurgici di revisione, garantisce tassi di infezione inferiori, minore invasivita’, maggiore precisione e durata ridotta del ricovero. La piattaforma unica per la chirurgia robotica e’ stata presentata oggi da Raffaele Donini Assessore alla Sanita’ della Regione Emilia-Romagna, Marco Elefanti, Direttore Generale Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Chiara Gibertoni, direttore generale del Policlinico di Sant’Orsola IRCCS. Livio Presutti, direttore della Otorinolaringoiatria del Sant’Orsola e coordinatore clinico del progetto, Marco Raffaelli, direttore Chirurgia Endocrina e Metabolica della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e coordinatore scientifico del progetto, Giovanni Arcuri, Direttore Tecnico e Innovazione Tecnologia Sanitaria Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Paride Lambertini, Direttore Servizio Ingegneria Clinica Sant’Orsola. “Per la sanita’ pubblica dell’Emilia-Romagna – afferma Raffaele Donini Assessore alla Sanita’ della regione Emilia-Romagna – e’ un ulteriore passo avanti in un ambito, quello della chirurgia robotica, che da tempo ci vede all’avanguardia a livello internazionale grazie alle competenze dei nostri professionisti e alla ricerca, su cui continuiamo ad investire, per essere sempre all’altezza delle sfide piu’ complesse”. “Due eccellenze in ambito sanitario che gia’ collaboravano su diversi progetti – dichiara Chiara Gibertoni, DG del Sant’Orsola – hanno sentito l’esigenza di formalizzare la loro unione di intenti dando vita a un inedito asse Bologna-Roma che si propone come punto di riferimento internazionale per la chirurgia robotica anche alla luce del fatto che sul mercato verranno presto immesse nuove tecnologie a supporto dell’attivita’ chirurgica, ed e’ quindi fondamentale dotarsi di strumenti adeguati a guidarne l’immissione in modo corretto con strategie di introduzione basate su evidenze e su percorsi formativi codificati”.