venerdì, 15 Novembre, 2024
Salute

Covid, a giugno contagi sul lavoro al minimo storico

I contagi sul lavoro da Covid-19 segnalati all’Inail dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 30 giugno sono 176.925, pari a oltre un quinto del totale delle denunce di infortunio pervenute dal gennaio 2020 e al 4,2% del complesso dei contagiati nazionali comunicati dall’Istituto superiore di sanita’ alla stessa data. Rispetto alle 175.323 denunce registrate dal monitoraggio mensile precedente, i casi in piu’ sono 1.602 (+0,9%), di cui solo 157 riferiti a giugno, 227 a maggio, 236 ad aprile, 234 a marzo, 135 a febbraio e 169 a gennaio di quest’anno, mentre i restanti 444 sono riconducibili allo scorso anno. Il dato di giugno, ancora provvisorio, e’ il piu’ basso registrato da un anno e mezzo a questa parte, sensibilmente inferiore anche al minimo osservato a luglio 2020, con circa 500 infezioni di origine professionale.

Rispetto ai 639 casi mortali rilevati dal monitoraggio dello scorso 31 maggio, i decessi sono 43 in piu’, di cui tre avvenuti a giugno, sette a maggio, otto ad aprile, 10 a marzo, quattro a febbraio e due a gennaio di quest’anno, mentre gli altri nove sono riconducibili ai mesi precedenti. A morire sono soprattutto gli uomini (83,7%) e i lavoratori nelle fasce di eta’ 50-64 anni (72,1%), over 64 anni (18,3%) e 35-49 anni (8,9%), con un’eta’ media dei deceduti di 59 anni. L’analisi territoriale evidenzia una distribuzione delle denunce del 43% nel Nord-Ovest (prima la Lombardia con il 25,5%), del 24,5% nel Nord-Est (Veneto 10,6%), del 15,2% al Centro (Lazio 6,6%), del 12,7% al Sud (Campania 5,8%) e del 4,6% nelle Isole (Sicilia 3,1%). La maggioranza dei contagi e dei decessi (rispettivamente 97,1% e 89,0%) riguarda l’industria e servizi, con i restanti casi distribuiti nelle altre gestioni assicurative per conto dello Stato (amministrazioni centrali dello Stato, scuole e universita’ statali), agricoltura e navigazione. Tra le attivita’ produttive, il settore della sanita’ e assistenza sociale resta al primo posto, con il 65,6% dei contagi denunciati e il 24,1% dei decessi codificati, seguito dall’amministrazione pubblica.

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