BOLONA (ITALPRESS) – La ripresa in corso a livello globale, il progressivo ridursi della pressione della pandemia e la capacità delle imprese di riorganizzare l'attività e le misure di incentivazione settoriali: queste le condizioni che permettono all'artigianato manifatturiero regionale di iniziare a uscire dalla fase di recessione e avviare una fase di crescita. E' la fotografia che emerge dall'indagine congiunturale sull'artigianato di Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna sul primo trimestre 2021. La congiuntura. Nel primo trimestre le imprese artigiane della manifattura regionale hanno ottenuto un parziale recupero della produzione dell'1,2 per cento rispetto al corrispondente trimestre del 2020. Si tratta di un risultato che inverte la tendenza pesantemente negativa del trimestre precedente (-8,7 per cento), ma che appare meno intenso rispetto alla ripresa della produzione del complesso dell'industria regionale (+3,8 per cento). I giudizi delle imprese riguardo l'andamento della produzione permettono di capire meglio la tendenza in corso. La quota di aziende che ha rilevato un incremento ha mostrato una decisa ripresa risalendo dal 20,2 per cento al 37,5 per cento. La percentuale che ha accusato una riduzione è scesa dal 56,0 per cento al 31,0 per cento, ritornando sui livelli dell'inizio del 2019. Risulta che il saldo tra le quote è risalito decisamente da -35,8 a +6,5 punti, un livello che non era mai stato raggiunto dalla seconda metà del 2018. L'andamento del fatturato valutato a prezzi correnti ha confermato lo stesso contenuto recupero riferito alla produzione (+1,6 per cento), invertendo la tendenza negativa, nonostante sia mancato un apporto positivo dai mercati esteri, rimasto sostanzialmente invariato. Per il futuro, la prospettiva appare positiva data la contenuta ripresa del processo di acquisizione degli ordini (+1,1 per cento). (ITALPRESS). fil/com 08-Lug-21 18:01