sabato, 21 Giugno, 2025
Agroalimentare

Soffre mercato asparago, prospettive per quello mondiale

Calano gli investimenti, soprattutto nel Sud Italia, la raccolta e’ compromessa dal maltempo, aumenta pero’ la domanda dei consumatori e sono buone le prospettive di mercato a livello mondiale. Sono alcuni dei dati relativi al mercato dell’asparago, protagonista dell’International Asparagus Days (IAD), che per la prima volta si svolgera’ nell’ambito di Macfrut, la Fiera internazionale dell’ortofrutta in programma al Rimini Expo Center da martedi’ 7 al 9 settembre 2021. “Siamo convinti che riusciremo a raggiungere gli obiettivi dell’ultima manifestazione ad Angers nel 2019”, assicura Renzo Piraccini, presidente di Macfrut. Convegni, prove dimostrative in campo e visite tecniche in azienda animeranno la tre giorni fieristica, coordinata da Luciano Trentini con il supporto tecnico scientifico di Christian Befve, uno dei massimi esperti mondiali della filiera. In Italia la produzione dell’asparago si estende su una superficie di circa 9500 ettari, con il grosso della produzione concentrata in Puglia (circa il 50% del totale), seguita da Veneto (21%) ed Emilia Romagna (circa 8%).

Gli asparagi bianchi che rappresentano poco meno del 20% dell’intera superficie nazionale, sono presenti solo in due regioni italiane piu’ precisamente in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia. Gli asparagi viola (il piu’ conosciuto e’ il Violetto d’Albenga) sono coltivati quasi esclusivamente in Liguria. Cresce la domanda da parte dei consumatori per tutte le tipologie di asparagi: verdi, bianchi e violetti. Risulta in aumento anche domanda di asparagi verdi per il mercato estero, meglio se biologici. “Solo il 50% delle famiglie italiane consuma asparagi una volta all’anno tra aprile e giugno, ma il prodotto e’ sul mercato tutto l’anno perche’ c’e’ importazione”, spiega Trentini nel corso della conferenza stampa di presentazione dello Iad. Gli investimenti nell’ultimo biennio, soprattutto nel Sud dell’Italia, hanno subito una flessione gia’ a partire dal 2019, protrattasi anche nel 2020 poiche’ aggravata dai problemi commerciali connessi alla pandemia da Covid. Nel 2020 la pandemia ha comportato la chiusura di bar ristoranti e mense (Horeca e ristorazione) e questo ha contribuito a ridurre il consumo di asparagi non solo freschi, ma anche conservati e surgelati. Solo la commercializzazione verso la Gdo e l’export hanno consentito vendite pressoche’ normali. Sempre nel 2020 la difficolta’ di reperire la manodopera ha avuto un peso notevole sulle decisioni degli agricoltori di ridurre gli investimenti ed anche sulla decisione di abbandonare la raccolta in impianti giovani.

Anche per questa campagna 2021 la situazione, soprattutto in Puglia, e’ difficile. Gli abbassamenti termici e le abbondanti piogge stanno, come nell’annata precedente, nuovamente ritardando la raccolta, compromettendo ancora una volta le rese produttive.
Al momento, per carenza di prodotto i prezzi di mercato sono buoni, ma si teme un abbassamento dei prezzi di mercato se si verifichera’ la temuta concentrazione di produzione fra gli areali produttivi del Nord e del Sud Italia per effetto degli andamenti climatici avversi, in analogia al 2021 quando le gelate tardive colpirono duramente. Il volume del mercato e’ di “oltre 100mln di euro e il prezzo in leggero aumento”, aggiunge Trentini. A
trainare la produzione nazionale sono sempre gli asparagi verdi di Puglia che oggi rappresentano ancora livelli produttivi superiori ai 5.000 ettari, in Veneto si coltivano circa 2000 ha di asparagi verdi e bianchi (70%). In Emilia-Romagna (circa 750 ettari) e in Lazio (500 ettari). In Campania la coltura interessa oltre 400 ettari di asparagi verdi coltivati prevalentemente in serra. In Friuli Venezia Giulia si coltivano circa 200 ettari dei quali il 70 % bianchi. Si puo’ affermare che per questa campagna 2021, la superficie a livello nazionale rispetto al 2020 e’ diminuita di circa un 10%. La riduzione piu’ marcata si e’ verificata al Sud dove il calo e’ stimato molto vicino al 15%.

Stabile invece la produzione nelle regioni minori ed in Campania e nel Nord, dove si ha qualche nuovo investimento. In leggero aumento la produzione di asparagi precoci riscaldati o con acque geotermiche come il Veneto, in Friuli Venezia Giulia e nel Lazio, ma vi sono prove in atto che prevedono di impiegare acque riscaldate da energie rinnovabili o come nel caso di un recentissimo e nuovo impianto, che utilizza come fonte energetica l’energia elettrica. Sono buone le prospettive di mercato a livello mondiale per l’asparago. Dopo una fase di sovrapproduzione negli anni 2000 dovuta allo sforamento dei 300.000 ettari coltivati, e’ scesa per attestarsi oggi intorno ai 215.000 ettari, non sufficienti per coprire la richiesta mondiale di asparagi bianchi e verdi. Secondo le proiezioni per soddisfare il fabbisogno mondiale di asparagi serve una superficie coltivata che si aggira fra i 270.000 ed i 280.000 ettari di superficie. In ambito mondiale il maggiore produttore e’ la Cina con una superficie di 93mila ettari, seguito dal Messico con 29mila e il Peru’ con 22mila.

L’appuntamento, dunque, e’ dal 7 al 9 settembre al Rimini Expo Center, ma ci sara’ anche uno spazio virtuale per gli espositori.
Inoltre, nel corso della fiera sono previsti due giorni di convegni e tavole rotonde (7-8 settembre) sulle principali tematiche come le scelte varietali in Italia e in Europa, unitamente all’importanza delle verifiche di campo per scegliere le cultivar piu’ idonee. Giovedi’ 9 settembre e’ dedicata alle visite tecniche in campo.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Regno Unito, verso il voto finale sulla morte assistita: il Parlamento si prepara a una svolta storica

Paolo Fruncillo

Thailandia, bufera sulla Premier Shinawatra: la telefonata con Hun Sen scuote il governo

Anna Garofalo

Cassazione, 80mila ricorsi all’anno: superato l’obiettivo Pnrr sui tempi della giustizia

Stefano Ghionni

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.