La luce che portiamo dentro, è la nostra risorsa più evidente; non si può nascondere: fuoriesce prepotente da ogni poro, e illumina chi dall’esterno la scorge. E’ proprio questo il tratto distintivo della luce: quello di illuminare ed ipso facto di non riuscire a nascondersi – ammenoché qualcun altro non provi a farlo; l’ombra non provi a spegnerla, ad offuscarne la brillantezza.
ANTIGONE DALL’ANIMA DI LUCE PALADINA DELLA GIUSTIZIA
D’Annunzio in una lirica di Alcyone invocava l’Antigone sofoclea, la figlia di Edipo, come “Antigone dall’anima di luce”; perché, come scriveva il poeta Shelley: Chi si innamora di lei “non sarà mai soddisfatto di nessun altro legame mortale”. Lei che è al contempo piena di devozione e tenerezza ma che sa ribellarsi contro i soprusi del potere, quale integerrima paladina della libertà individuale. E la luce emanata da uno spirito pulito, colmo di verità non potrà mai assoggettarsi – per quanti soprusi ed ingiustizie subisca – alla menzogna tronfia ma fragile, cui basta un soffio per sciogliersi.
IL VUOTO DEL BUIO
Gli obiettivi raggiunti dal vuoto sono essi stessi vuoti – mancanti della sostanza e del significato da cui è riempita la luce. Ecco perché per Brecht, Alfieri, Hölderlin ed Hegel – Antigone schiude per sua propria natura questioni etiche, filosofiche, politico-giuridiche. E’ un’eroina che si ribella al tiranno in nome di giustizia e pietà: poiché Creonte le vieta di seppellire il corpo del fratello traditore Polinice, Antigone si opporrà con la ferma volontà di seppellirlo ad ogni costo.
IL PREZZO CHE PAGA L’INGANNO
La forza per lottare del resto nasce e si manifesta dai più grandi dolori: ci viene in soccorso per ricordarci che noi siamo esattamente ciò per cui lottiamo. Ogni giorno giovani come Antigone sono vittime di ingiustizie e sopraffazioni di ogni sorta – e se ne rammaricano, come spesso a torto ho fatto anch’io: non c’è bisogno di dolersene infatti, perché la luce di chi è nel giusto sarà sempre talmente evidente da riuscire a spezzare gli spiriti e le gambe di chi ‘vince’ per mezzo di inganni, imbrogli, mezzi illeciti. E questa non è una consolazione ma legge di natura: che per chi se ne renda artefice, ci sarà sempre un prezzo altissimo da pagare, nelle più svariate ed inaspettate forme.
LA PIETA’ DELLA LUCE
Ecco forse perché la Luce ci appare sempre serena, forte, indistruttibile: giusta – proprio come Antigone; e consapevole come lei di far rabbia all’ombra che ha intorno, la comprende e la compatisce: perché anche se per mezzo dei più bassi, astuti e miserabili inganni, mai potrà il buio pesto e mediocre assumerne le brillanti sembianze.