Ogni persona porta nel suo animo i sole di bellezza che merita di brillare dove gi occhi si posano. Ne abbiamo bisogno: fermarsi prima di iniziare il nuovo giorno e chiedersi: “Cosa posso dare di vero, di semplice, di efficace, di luminoso, alla gente che oggi mi incontrera’? cosa posso offrire con gratuita’ senza stare li a vendere lamentele e rimpianti per cose mai fatte o fatte a meta’? Vi e’ in me la consapevolezza che se mi lascio trasfigurare della bellezza che si cela nelle piccole cose (una preghiera, un sorriso, una telefonata inattesa, un dono fatto con gioia a chi da tempo non riceve l’abbraccio della fratellanza) tutto puo’ divenire un canto di gratitudine? Sostare alcuni secondi e lasciarsi “Trasfigurare ” da quanto di vero e di buono sta nel proprio cuore e se credenti accompagnare tutto con una “preghiera” che sa di ascolto reciproco tra l’amato e l’amore. Trasfigurati per dare il meglio di se’ , quella parte cosi vera e cosi preziosa che raramente viene fuori a causa di una razionalita’ che blocca e muta ogni cambiamento.
Avvolti dal bello, spurgati dal brutto e da cio’ che non fa spiccare il volo, ecco che ci si trova a piantare sul proprio cammino alberi di accoglienza, siepi di “sosta obbligatoria”, roseti che seppur ricche di spine sprigionano un profumo che richiama gli odori di casa, quelli che fanno parte della tua vita dall’infanzia ad oggi. Non andare allo sbaraglio, non arrotolarsi tra le strade del mondo tra il “tira a campare” e l’indifferenza piu’ totale che divora ogni speranza. No: lasciarsi trasfigurare dal bello che sta in ciascuno di noi per piantare certezze e condividere progetti di solidarieta’ e di umanita’ dove spesso tutto sembra diviso dalla logica del malaffare e del tornaconto che umilia ogni azione. Trasfigurati trasfiguriamo e piantiamo cio’ che possiamo per rendere questo mondo una foresta di condivisione dove tutti sanno di essere fratelli che amano, sognano, agiscono e credono nei colori dell’alba che sta sorgendo nel silenzio del proprio cuore.