venerdì, 22 Novembre, 2024
Attualità

Il G7 per un mondo più  equo, sostenibile, solidale contro i nemici della libertà

Vertice G7. Il nuovo ordine su ambiente, sviluppo, Paesi emergenti e fisco. Linea dura con Cina e Russia, ma pronti a collaborare su problemi planetari.



Rapporti con la Cina che si inaspriscono, sul rispetto dei diritti umani e delle libertà. Un altolà alla Russia per il suo comportamento destabilizzante e le “attività maligne”. La lotta alla pandemia Covid-19 e a quelle che verranno. L’emergenza climatica come priorità planetaria a cui sono chiamati tutti a concentrare gli sforzi. Quindi sicurezza, fisco equo, il futuro delle nuove generazioni, infrastrutture a basso costo per i Paesi in via di sviluppo. Il tema caldo della stabilizzazione di Libia e Mediterraneo.
Cala il sipario sul vertice G7 di Carbis Bay, con molte novità che condizioneranno il futuro del pianeta nei rapporti di forza geo politici, economici, commerciali e sociali.


FISCO EQUO E TUTELA AMBIENTALE

“Continueremo il confronto per raggiungere un consenso su un accordo globale”, anche su una minimum tax globale del 15%, con l’obiettivo di “raggiungere un accordo all’incontro di luglio dei ministri delle Finanze e dei governatori delle Banche centrali del G20”.
Sull’ambiente la proposta dei partner del G7 è nell’impegno ad azzerare le emissioni entro il 2050 (come ultimo termine) e per mantenere alla portata l’aumento della temperatura di 1,5 gradi.

BLUE PLANET

Il G7 varerà anche un “Nature Compact” per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030, incluso il sostegno all’obiettivo globale di conservare o proteggere almeno il 30% della terra e il 30% degli oceani a livello globale entro la fine del decennio.


IL BUILD BACK BETTER FOR THE WORLD

È l’insieme dei progetti per “Costruire un mondo migliore”, che riunirà i paesi del G7 nello sviluppare un’offerta di finanziamenti di alta qualità per infrastrutture vitali, dalle ferrovie in Africa ai parchi eolici in Asia. 


RUSSIA E CINA, LINEA DURA
Se con la Russia il G7 ha ribadito la volontà e interesse “in rapporti stabili e prevedibili e continueremo a impegnarci nelle aree di comune interesse”, a patto che finiscano “le interferenze nei sistemi democratici di altri paesi, e rispettare i suoi impegni e obblighi internazionali sui diritti umani”. Discorso diverso del G7 è quello rivolto alla Cina. Questa volta i leader europei sulla scia del presidente Americano Joe Biden, ha adottato la linea dura con Pechino. In particolare in materia di pratiche commerciali sleali, questioni relative ai diritti umani e repressione dell’opposizione a Hong Kong. 

ATTENTI ALLA LIBIA

 “Confermiamo”, hanno sottolineato i leader riuniti in Cornovaglia, “il nostro pieno sostegno all’autorità esecutiva provvisoria impegnata a portare avanti il processo di stabilizzazione a guida libica, facilitato dalle Nazioni Unite nel quadro del processo di Berlino”.


CINA, COMMENTO LACONICO
La prima reazione di Pechino è affidata ad una nota ufficiosa diramata a Londra. “I giorni quando le decisioni globali erano dettate da un piccolo gruppo di Paesi sono finiti da molto”.


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