Le Nuove Sostanze Psicoattive
Sul mercato si affacciano sempre Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), droghe sintetiche create in laboratorio non legate alle foglie e, quindi, producibili in quantità maggiori e a prezzi più accessibili. Sono facilmente reperibili nel web, soprattutto quello sommerso, il “dark web” e il “deep web”, luoghi virtuali utilizzati per reperire prodotti illeciti. Oltre alla cannabis e alle note cocaina, eroina, amfetamine e allucinogeni, è facile trovare le nuove sostanze, ma anche psicofarmaci, semi e piante.
I giovani ne ignorano i rischi
Le NPS, pur essendo comparse sul mercato solo da pochi anni hanno dimostrato di avere una forte attrattiva tra i più giovani, tanto che il 9,5% degli studenti riconosce di averle utilizzate almeno una volta nella vita. Per la maggior parte si è trattato di cannabinoli sintetici, comunemente conosciuti come “spice” (5% degli studenti), ma anche di Salvia Divinorum, oppioidi sintetici o, ancora, di ketamina (tutte attorno all’1%)”. Ma non tutti i giovani che ne fanno uso conoscono i rischi correlati. L’1,4% dei ragazzi ha assunto sostanze senza sapere cosa fossero e quali effetti avrebbero potuto provocare.
Le ragazze preferiscono psicofarmaci
I ragazzi sono maggiormente attratti dalle sostanze illegali, mentre le ragazze dagli psicofarmaci non prescritti, per rilassarsi e per l’insonnia. Risultano facilmente reperibili in casa propria o, anch’essi, presso le farmacie virtuali, via web.
8% di morti per overdose sono under 25
I dati denunciano quasi un decesso al giorno per overdose e, nel 2019, quasi l’8% hanno riguardato giovani under 25. L’eroina si conferma come la droga principale (45,3%), ma sono in aumento anche i decessi attribuibili all’uso di cocaina. In quasi un terzo delle overdosi, poi, la sostanza responsabile dell’evento rimane imprecisata e potrebbe rientrare tra le Nuove Sostanze Psicoattive, la cui composizione è spesso difficile da determinare.
I giovani i più penalizzati psicologicamente dal Covid
Tra le cause delle tossicodipendenze giovanili anche il confinamento da Covid. ” Ci sono segnali allarmanti e sull’aumento dei disturbi d’ansia, degli attacchi di panico, dei disturbi comportamentali e alimentari e degli atti autolesionistici”. Dadone lancia l’allarme, quindi, sostenendo la “necessità di ristori e sostegni, in termini socio-sanitari ed educativi”. Per questo “sono stati attivati e rinforzati i servizi di neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza, i servizi sanitari e gli spazi giovani dai Centri per le famiglie e dai servizi educativi, oltre che dalle organizzazioni del terzo settore.