Domani Fim-Fiom-Uilm si riuniranno in coordinamento nazionale per decidere le iniziative di lotta a sostegno della vertenza.
È ormai un caso politico e nazionale l’addio della Whirlpool agli stabilimenti e maestranze italiane. I sindacati sono pronti ad una mobilitazione nazionale Nel contempo chiedono l’intervento del Presidente del Consiglio per bloccare l’uscita di scena della multinazionale americana. A innescare la levata di scudi di Fim-Fiom-Uilm sono i conti a gonfie vele della società.
“Whirlpool ha presentato i risultati del primo trimestre in Europa, riferendo una crescita a doppia cifra dei ricavi”, sottolineano i sindacati, “il rafforzamento della posizione nei Paesi chiave e un significativo miglioramento della marginalità anno su anno per il terzo trimestre consecutivo. A fronte di questa dichiarazione è sempre più incomprensibile la scelta dell’azienda di lasciare il sito di Napoli”. L’azienda lascerà il sito italiano per il prossimo 31 dicembre, per questo Fim-Fiom-Uilm, sottolineano l’importanza di un intervento chiarificatore del Governo.
“È necessario comprendere le prospettive industriali del gruppo in Italia vista la scadenza del piano al 31 dicembre prossimo”, fanno presente le Confederazioni, “per questa ragione abbiamo richiesto l’immediata convocazione del tavolo in cui venga illustrata la strategia industriale del gruppo per il nostro Paese”. Fim-Fiom-Uilm, sono tuttavia consapevoli che i margini di trattativa sono risicati, mentre il Governo si è mostrato pessimista sulla possibilità “di far cambiare idea all’azienda sulla chiusura del sito di Napoli”. Una iniziativa del Premier secondo i sindacati potrebbe favorire un cambio di posizione e un ritorno alla trattativa. “Chiediamo l’intervento del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che deve richiamare la proprietà americana alle sue responsabilità”, commenta la Confederazione, “impedendo alla multinazionale di smantellare gli stabilimenti italiani”.