Il Presidente del Consiglio, professor Giuseppe Conte, ha dimostrato fino ad oggi coerenza, competenza e capacità politica. E’ andato al G7 a rappresentare l’Italia con assoluta serietà e senza dare segni di insofferenza e di affanno per la situazione che aveva appena vissuta al Senato. Ha parlato di esperienza politica finita con il governo appena terminato ma ha anche espresso parole di distensione dicendo che un governo, l’Italia, sarà in grado di darselo, elezioni o meno. Ha dimostrato di saper stare al suo posto, il Premier Conte, perché, ad oggi, è ancora lui il Presidente del Consiglio.
Abbiamo imparato a conoscere l’avvocato fin dal momento della nostra festa di nuovo inizio della testata on-line, e ci dispiace che il segno di discontinuità che si sta chiedendo dal PD, possibile nuovo alleato del Movimento 5 stelle, lo stiano chiedendo proprio all’uomo che ha fatto più di tutti il mediatore per portare avanti un governo “variopinto”, ottenendo in campo UE risultati insperati per il Paese.
Il Premier Giuseppe Conte è stato, con l’augurio che possa seguitare ad esserlo, un italiano, che entrato nella politica per caso, possa restarci senza che “altri” tentino di addossargli colpe ed errori che non ha commesso. L’Avvocato, di rientro dal G7, spalleggiato dal capo politico del M5S Luigi Di Maio, dovrebbe prendere iniziativa politica e far sentire il peso delle sue composte dimissioni a tutti i partiti, perché lui ha lavorato per tutti.
Anche il Presidente della Repubblica Mattarella dovrebbe tener conto della richiesta da parte dei 5S di un Conte bis per continuare quel percorso di riforme volute da Di Maio.
Bisognerebbe ricordare ai partiti moderati, che attualmente siedono in parlamento, che non merita di essere dimenticato senza merito chi si è battuto, contro anche alleati di governo, per evitare l’isolamento della nostra nazione. Di questo va dato anche merito a Di Maio che ha voluto Conte come premier e che coerentemente lo rivuole. I partiti che in qualche modo riescono ad essere ancora obbiettivi, gli dimostrino vicinanza e, se possibile, anche offerte di collaborazione.
Forza Avvocato, non si perda tra i post ed i tweet, che sappiamo non le piacciono, e continui il suo lavoro. Il nostro storico giornale, pur non essendo di parte e di partito, sa riconoscere il merito e la coerenza, a prescindere.