ROMA (ITALPRESS) – Quale innovazione per l'agricoltura italiana? È il quesito al centro del dibattito organizzato nell'ambito di un evento online da Confagricoltura e Federchimica Assobiotec, per comprendere se l'integrazione della ricerca e dell'innovazione, soprattutto alla luce delle tecniche applicate alla genetica vegetale, possa contribuire a rafforzare la resilienza del sistema agricolo nazionale. "Oggi ci troviamo ad affrontare una sfida legata al cambiamento climatico", ha affermato Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, secondo cui "bisogna finanziare scienza e ricerca" su cui in Italia "siamo all'avanguardia. È paradossale – ha continuato – essere all'avanguardia sotto il punto di vista accademico e non dal punto di vista della vita reale. Oggi – ha evidenziato il presidente di Confagricoltura – dobbiamo mettere a sistema le quattro rivoluzioni che hanno interessato l'agricoltura dal 1900 in avanti: genetica, meccanica, chimica e nuove tecnologie. Tutto questo va messo a sistema per andare incontro a quello che ci chiedono i consumatori: produrre di più, in maniera sostenibile, con un occhio all'ambiente e, perché no, anche al reddito degli agricoltori". Per Riccardo Palmisano, presidente di Federchimica Assobiotec, "il mondo è globalizzato. Quello che non facciamo noi in Europa e in Italia lo farà qualcun altro. Non possiamo bloccare il corso degli eventi, della scienza e del progresso. Il punto è essere protagonisti o spettatori. La nostra idea – ha spiegato Palmisano – è su due percorsi paralleli. Uno è normativo, con le istituzioni, per rimuovere gli ostacoli", facendo riferimento alla "sperimentazione in campo delle nuove tecnologie ma anche l'accesso ai finanziamenti. La nostra proposta – ha aggiunto – è avere un'agenzia nazionale per la ricerca". Per il presidente di Federchimica Assobiotec, l'altro punto è una "campagna di comunicazione che andrebbe fatta insieme al Governo dalle associazioni di impresa". "L'agricoltura è fondamentale per la nostra società", ha sottolineato Francesco Battistoni, sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari e forestali. "Pensare all'innovazione – ha proseguito – non è un'opportunità ma un dovere, vista anche la svolta green delle politiche europee e la transizione che stiamo avendo in questo momento. L'agricoltura – ha aggiunto – ha bisogno di un modello di sviluppo globale che possa consentire lo spazio all'agricoltura digitale. Credo che ci sia bisogno anche – ha detto – di regole certe e certezze da parte dei regolamenti dell'Ue". Angelo Riccaboni, presidente della Fondazione Prima, ha evidenziato la necessità di "portare ricerca e innovazione in campo presso le imprese", soffermandosi poi su quelle di piccole dimensioni: "Abbiamo il tema della sostenibilità ma dobbiamo anche assicurare la redditività. Solo con l'innovazione – ha aggiunto – riusciamo a risolvere questa difficile equazione". "Facciamo di tutto per tenere a bordo l'opinione pubblica", ha detto l'eurodeputato Herbert Dorfmann. "Dobbiamo essere semplici nel dibattito – ha evidenziato – e cercare di avere una comunicazione che raggiunga in maniera positiva anche il consumatore". (ITALPRESS). ym/ads/red 13-Apr-21 15:57