“Bene che ieri, in occasione del Consiglio Europeo, si sia parlato dei passaporti vaccinali, ma i tempi stringono. Dobbiamo far ripartire il prima possibile le nostre imprese. E’ indispensabile intervenire rapidamente per costruire la ripartenza nei prossimi mesi e tenere in vita un settore ormai sfiancato da una crisi che dura ormai da un anno intero”. Così Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. “Pur consapevoli che per risollevare anche le sorti del turismo serve un’accelerazione nella campagna di vaccinazione, è essenziale sin da ora lavorare ad un passaporto vaccinale che permetta alle persone immunizzate di tornare già da subito a muoversi ma, è altresì importante poter dare comunque la possibilità di viaggiare a tutti, pur nel rispetto della sicurezza e con tutte le dovute cautele”, aggiunge.
“Altrettanto importante è procedere all’individuazione di corridoi sicuri per lo spostamento dei viaggiatori e ad una programmazione vaccinale per i lavoratori del settore alberghiero e del turismo in generale, per garantire alto il livello di competitività dell’offerta italiana rispetto ad altre realtà europee che a oggi hanno già previsto un piano di intervento ad hoc. Purtroppo – sottolinea – quanto sta accadendo in queste ore, rischia di infliggere un ulteriore duro colpo al settore con la chiusura decretata per la Pasqua e il blocco degli spostamenti tra le Regioni. Se da un lato diventa sempre più pressante l’esigenza di avere dei ristori adeguati al danno generato in questi mesi, dall’altro abbiamo bisogno vengano messe in campo misure per programmare e rendere fattiva la ripartenza il prima possibile. Il passaporto vaccinale è una di queste ma, se vogliamo possa dispiegare i suoi effetti, è necessario muoversi subito”, conclude Colaiacovo.