“Il coronavirus è stato creato in laboratorio a Wuhan”. Scrive il quotidiano Libero: “La dottoressa Li-Meng Yan ha lavorato alla Hong Kong School of Public Health prima di denunciare il governo cinese, accusandolo di essere a conoscenza dell’origine dell’epidemia e di aver nascosto al mondo la minaccia. Intervistata dal talk show britannico Loose Women sul canale Itv, da un luogo non specificato per ragioni di sicurezza, la scienziata ha annunciato in diretta che presto sarà in grado di pubblicare le prove della natura “sintetica” del virus, nato nei laboratori di Wuhan da dove poi è uscito scatenando la pandemia”. L’ipotesi del virus creato in laboratorio era stata sostenuta nei mesi precedenti anche da un personaggio insospettabile, ovvero lo scienziato e premio Nobel per la medicina Luc Montagnier, mentre la comunità scientifica sin dal principio ha tenuto ad escludere la tesi. Ne abbiamo parlato con il virologo e medico Giulio Tarro allievo di Alber Sabin e proclamato miglior virologo dell’anno nel 2018 dall’Associazione internazionale dei migliori professionisti del mondo (IAOTP).
Ha letto le rivelazioni della dottoressa Li-Meng Yan: che ne pensa?
“Non credo sinceramente all’origine sintetica del Covid, non esistono evidenze scientifiche in grado di dimostrare che il coronavirus sia stato creato in laboratorio. Nulla esclude però che possa essere effettivamente fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan. Sono due cose diverse ovviamente”.
Ossia?
“Il virus potrebbe essere uscito da quel laboratorio per errore, per una falla nei protocolli di sicurezza o perché qualcuno lo ha portato fuori anche involontariamente, al di là del fatto che c’è chi addirittura sostiene che i virus viaggino da una parte all’altra del mondo per posta “.
Quindi lei ritiene credibile la versione ufficiale, ovvero la trasmissione animale-uomo?
“Ritengo di sì, come per la Sars e per la Mers anche in questo caso è molto probabile che ci sia stato un animale a fare da intermediario con l’uomo”.
Il famoso pipistrello?
“Esattamente, nulla esclude che il pipistrello possa essere scappato dal laboratorio dove si stavano svolgendo degli esperimenti e possa quindi aver poi trasmesso il virus all’uomo. Noi sappiamo soltanto che il Covid ha mosso i primi passi dal mercato del pesce di Wuhan, come si sia sviluppato è soltanto ipotizzabile. L’aver appurato che le sequenze genetiche del Covid presentino delle differenze rispetto al virus tipico del pipistrello, non può dimostrare automaticamente la creazione in laboratorio come sostengono alcuni, perché le differenze riscontrate potrebbero essere il naturale prodotto del passaggio fra il pipistrello e un altro animale intermedio prima di arrivare all’uomo. Queste ovviamente sono tutte ipotesi che andrebbero dimostrate in laboratorio”.
Anche il premio Nobel Luc Montagnier però si è sempre detto convinto dell’origine artificiale del Covid?
“Rispetto Montagnier ma bisogna precisare che nell’affermare ciò il premio Nobel ha sempre ammesso di essersi basato su analisi a tavolino e non in laboratorio. Ritengo che la questione vada approfondita, ma vista anche la rapidità di diffusione del Coronavirus in varie parti del mondo non mi sento di accreditare la tesi dell’origine sintetica. Poi se questa dottoressa sostiene di avere le prove le porti e vedremo”.
Ma perché Li-Meng Yan si sarebbe dovuta inventare tutto?
“Questo non lo so, bisognerebbe indagare, forse per ragioni politiche legate alle tensioni in atto in Cina? Insomma, credo che occorra la massima cautela nel fare affermazioni simili, se non altro in assenza di evidenze scientifiche certe. Poi ripeto, se esistono le prove le valuteremo”.
Stanno risalendo i contagi in Italia. Lei ha sempre escluso la possibilità di una seconda ondata. Ne è ancora certo?
“L’aumento dei contagi è da collegare all’aumento del numero dei tamponi. Ma si tratta di asintomatici, molti dei quali si sono infettati tornando dai luoghi di vacanza. Mi pare evidente che da noi la curva gaussiana si è abbassata e siamo entrati nella fase dell’immunità di gregge. Ci stiamo dotando delle necessarie difese immunitarie e degli anticorpi. Per questo tendo ad escludere una seconda ondata”.
(Lo_Speciale)