domenica, 22 Dicembre, 2024
Editoriale

Awelco, l’impresa con l’intelligenza artificiale

L’ingegnere nucleare Guglielmo de Rosa: “Produciamo macchine che empatizzano con gli utenti. Il futuro è già iniziato” “Ho sempre pensato alla  tecnologia come forma di progresso, la mia ultima invenzione è una saldatrice parlante intelligente, al mondo risulta unica nel suo genere”.
L’ingegnere che non ti aspetti. Guglielmo De Rosa, 80 anni, una personalità dirompente con una verve brillante, piena di altruismo e naturalmente di quella simpatia partenopea contagiosa e schietta. Una persona che parlandoci ti arricchisce della visione moderna del fare impresa.
L’ingegnere nucleare Guglielmo de Rosa e la giornalista Angelica Bianco

Ingegnere la sua azienda la Awelco S.p.A è una realtà di prestigio nel mondo della utensileria di precisione. Ma ci può parlare in primo luogo di Lei, come persona?
“Sono ingegnere nucleare, sono nato ad Arzano nel 1940. E a 80 anni sono titolare di Awelco S.p.A. Una società che ha fatto dell’innovazione la sua visione per un futuro migliore”.

Cosa ricorda della sua famiglia, della sua gioventù?
“Sono venuto alla luce da una famiglia di imprenditori da parte di mia madre mentre mio padre era nell’arma. Tra le iniziative imprenditoriali di famiglia, c è stata anche un’ azienda che produceva calze di nylon con circa 70 dipendenti a Grumonevano in provincia di Napoli”.

Che studi ha fatto?
“Ero appassionato a quelli scientifici, tuttavia, mia madre, mi iscrisse alla facoltà di medicina, mentre poi, io scelsi Ingegneria nucleare a Torino. Posso dire con un certo orgoglio che sono stato tra i primi ingegneri nucleari in Italia”.

Era una scelta innovativa. Poi cosa è accaduto?
“Certo lo era, ma il contesto nazionale era diverso. In quegli anni uscì una legge che penalizzo’ il nucleare in italia. Così tornai all’idea d’impresa, nel ‘66 decisi di creare un azienda la Sodernic per la produzione di saldatrici”.

Insomma, un salto nell’impresa metalmeccanica ma con alle spalle studi innovativi. Poi com’è andata?
“Nell 84 ho trasferito la Sodernic da Torino a Conza vicino Napoli e da lì creai la Donaldplast e Biair per realizzare una diversificazione aziendale.
Si è passati così alla produzione completa di saldatrici e caricabatterie”.

Lei, oggi va orgoglioso di una sua innovazione che mette assieme tecnologie metalmeccaniche e intelligenza artificiale. Di cosa si tratta?
“Ho sempre visto la tecnologia un progresso per il futuro, la mia ultima realizzazione è una saldatrice parlante intelligente, unica nel suo genere”.

Ingegnere De Rosa per lei che cos’è il futuro?
“Di certo ci saranno novità importanti. L’intelligenza artificiale è il futuro,e per me ha un valore di empatia oltre che di telepatia. Ho dato vita ad  una macchina che ha una anima. Non crea un dialogo, ma una comprensione nella tecnica giusta per saldare i vari metalli”.

A conferma della sua verve l’ingegner de Rosa empatizza, fino all’ispirazione….
“La macchina in questione non ha un nome, ma vista la sua beltà ed intelligenza cara Angelica Bianco, vorrei ispirarmi alla sua anima e chiamarla Angel”.

Grazie mille ne sono onorata! Continuando la sua storia invece c’è una nuova tappa negli anni 90. Cosa ha realizzato?
“Nel 1996 nasce Awelco ad oggi conta 90 dipendenti e si occupa di molto altro”.

Di cosa?
“Costruzione di stampanti e progettazione, progettazione e costruzione di carrozzeria, stampaggio automatico e verniciatura automatica, ricerca, stampaggio di componenti ferrosi e plastici, produzione di particolari elettronici. Awelco è diventata famosa nel mondo per la produzione di saldatrici elettroniche e per la costruzione di saldatrici e caricabatterie elettroniche”.

Il fatturato?
“Siamo sui 17 milioni, questo il fatturato solo di Awelco”.

Lei ingegnere però ha progetti ambiziosi. Può raccontarci?
“Gli obiettivi sono il diffondere nel mondo nuovi modi di produrre queste macchine dando la possibilità a non specialisti di effettuare lavori fatti a regola d’arte come se fossero dei veri professionisti. È importante questo passaggio perché la nuova macchina permette a tutte le persone che hanno desiderio, di costruire e buona volontà di realizzare progetti anche ambiziosi”.

Lei crede molto nella ricerca e nelle opportunità di mercato. Questa è la sua filosofia?
“Credo da ingegnere, nella costante sperimentazione e progettazione. Come imprenditore, invece, credo nel continuo ampliamento della gamma dei prodotti, realizzati con una struttura flessibile d’impresa. Questo modello ci consente di soddisfare le più svariate esigenze dei Nostri Clienti”.

Ingegnere Guglielmo come possiamo chiudere questa intervista?
“Credo molto nel futuro. Ci darà molte soddisfazioni sul piano della ricerca scientifica. Per la mia azienda, invece, l’intelligenza artificiale di “Angel” potrà essere applicata ad altre attrezzature. Il futuro per noi è già iniziato”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Intelligence reale e intelligenza artificiale. Una nuova forma mentis

Giuseppe Mazzei

Intelligenza artificiale e poteri pubblici devastanti

Federico Tedeschini

Intelligenza artificiale: una risorsa da regolamentare per tutelare il patrimonio culturale italiano

Cristina Gambini

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.