Il Messico si risveglia sotto shock dopo il deragliamento di un treno passeggeri nel sud del Paese, una delle peggiori tragedie ferroviarie degli ultimi anni. L’incidente è avvenuto lungo la linea del Tren Interoceánico, tra le località di Chivela e Nizanda, nello stato di Oaxaca, quando un convoglio con circa 250 persone a bordo è uscito dai binari mentre affrontava una curva particolarmente stretta. Secondo le autorità, tredici persone hanno perso la vita e altre 98 sono rimaste ferite, di cui 36 ricoverate in condizioni gravi. A bordo vi erano 241 passeggeri e nove membri dell’equipaggio, come confermato dalla Marina messicana, che gestisce la linea ferroviaria inaugurata nel 2023 come parte del progetto di sviluppo dell’Istmo di Tehuantepec. Le immagini diffuse dai soccorritori mostrano vagoni inclinati sul fianco, alcuni parzialmente sospesi su un terrapieno, mentre squadre dell’esercito e della protezione civile lavorano per estrarre i passeggeri intrappolati. Le operazioni di salvataggio sono proseguite per ore, ostacolate dalla conformazione del terreno e dalla difficoltà di raggiungere la zona con mezzi pesanti. Le cause del deragliamento non sono ancora state chiarite. La Procura federale ha aperto un’indagine per accertare eventuali responsabilità tecniche o umane, mentre la Marina ha parlato di un “incidente in fase di valutazione”. Alcuni testimoni hanno riferito di aver avvertito vibrazioni anomale poco prima dell’uscita dai binari, ma al momento non ci sono conferme ufficiali. Il Tren Interoceánico rappresenta uno dei progetti infrastrutturali più ambiziosi del Paese, pensato per collegare il Pacifico al Golfo del Messico come alternativa commerciale al Canale di Panama. L’incidente rischia ora di riaccendere il dibattito sulla sicurezza della linea e sulla rapidità con cui è stata messa in funzione. Il governo ha espresso cordoglio alle famiglie delle vittime e ha promesso “massima trasparenza” nelle indagini.



