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Massiccio attacco russo alle infrastrutture ucraine. Trump: tra Mosca e Kiev “c’è odio”

martedì, 23 Dicembre 2025
1 minuto di lettura

La Russia ha lanciato oltre 650 droni e più di 30 missili sull’Ucraina, colpendo 13 regioni, in particolare nell’ovest. Il bilancio provvisorio parla di almeno due morti, tra cui un bambino di quattro anni nella regione di Zhytomyr, e di diversi feriti, anche minori.
Il ministero della Difesa di Mosca ha rivendicato l’operazione, definendola una risposta agli “attacchi terroristici ucraini contro obiettivi civili in Russia”, riferendosi all’attentato contro il generale Sarvarov. Mosca sostiene di aver impiegato armi di precisione a lungo raggio, inclusi missili ipersonici Kinzhal, contro imprese del complesso militare-industriale ucraino e infrastrutture energetiche. Il Cremlino ha inoltre annunciato la conquista del villaggio di Andreevka, nella regione ucraina di Dnipropetrovsk.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha accusato Mosca di voler colpire deliberatamente prima delle festività natalizie. “Un attacco prima di Natale manda un segnale chiarissimo sulle priorità della Russia”, ha scritto sui social, ribadendo che “non c’è abbastanza pressione su Mosca” e chiedendo un rafforzamento della difesa aerea e del sostegno occidentale. Zelensky ha anche avvertito che la Russia potrebbe intensificare i raid durante le festività, escludendo l’ipotesi di una tregua natalizia.
Il ministero dell’Energia ucraino ha riferito che tre regioni occidentali Rivne, Ternopil e Khmelnytskyi sono rimaste quasi completamente senza elettricità. Danni gravi sono stati segnalati anche nell’area di Odessa, dove squadre di emergenza sono al lavoro per ripristinare le forniture. In risposta ai bombardamenti nelle regioni occidentali, la Polonia ha fatto decollare i propri caccia e rafforzato i sistemi di difesa aerea lungo il confine, definendo la misura “preventiva”.
Parallelamente, Kiev ha rivendicato un attacco contro l’impianto petrolchimico di Stavrolen a Budyonnovsk, nel territorio russo di Stavropol. Secondo Mosca, nella stessa notte le difese aeree russe hanno abbattuto 29 droni ucraini su diverse regioni del Paese.
In questo quadro tesissimo, anche sul piano diplomatico restano forti le distanze. il presidente Donald Trump ha riconosciuto che le trattative “proseguono”, ma ha sottolineato che tra Mosca e Kiev “c’è odio”. Trump ha anche rivendicato un cambio di strategia rispetto all’amministrazione precedente, sostenendo che Washington ora vende armi alla Nato e non finanzia direttamente il conflitto come in passato. Il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha chiarito che i colloqui tra Stati Uniti e Russia a Miami “non possono essere considerati una svolta”, definendoli un “work in progress”. Una linea ribadita anche dal vice ministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov, che ha parlato di “questioni chiave non ancora risolte” e di un dialogo ancora limitato alla gestione degli “irritanti” che complicano i rapporti bilaterali. Ryabkov ha confermato che il dialogo sull’Ucraina proseguirà, ma senza una data per nuovi incontri.

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