La Brown University, una delle istituzioni più prestigiose della Ivy League, è piombata nel caos nel pomeriggio di sazbato, quando una sparatoria nei pressi del Barus & Holley Engineering Building ha provocato diversi feriti e costretto migliaia di studenti a barricarsi nelle aule. L’allarme è scattato intorno alle 16:10, quando l’università ha diffuso un messaggio di emergenza segnalando la presenza di un “active shooter” nell’area del campus. Le autorità di Providence hanno confermato che più persone sono state colpite da colpi d’arma da fuoco. La Brown University ha rilasciato una dichiarazione in cui conferma “numerose vittime della sparatoria”. “Non siamo in grado di condividere le loro condizioni”, si legge nella dichiarazione, ma si aggiunge che “sono stati trasportati negli ospedali locali”. Il governatore del Rhode Island Dan McKee afferma: “Stiamo monitorando attivamente la sparatoria alla Brown University”. Scrivendo su Facebook, aggiunge che la polizia statale sta collaborando con la Rhode Island Emergency Management e con le forze dell’ordine locali per risolvere la situazione. Testimonianze raccolte dai media statunitensi descrivono scene di panico: studenti che correvano verso gli edifici più vicini, docenti che bloccavano le porte delle aule, messaggi concitati sui gruppi interni dell’università. Il quotidiano studentesco The Brown Daily Herald ha riferito di video che mostrano agenti prestare soccorso a persone a terra, apparentemente ferite. La sparatoria è avvenuta nel pieno della sessione degli esami finali, un momento in cui il campus è particolarmente affollato. Le autorità non hanno ancora chiarito se l’attacco sia stato mirato o casuale. Il presidente degli Stati Uniti è stato informato dell’accaduto. L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nei campus americani, sempre più spesso teatro di violenze armate che trasformano luoghi di studio in scenari di paura.



