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De Gasperi e l’Europa alla prova della storia: non più un’utopia, ma gli Stati Uniti d’Europa

Occorre una strategia comune che non riguardi soltanto la difesa, ma anche la dimensione civile ed economica. Una fiscalità europea condivisa, politiche comuni su energia, commercio, sviluppo, tutela delle produzioni, salute e competitività
domenica, 14 Dicembre 2025
2 minuti di lettura

Un progetto pensato per prevenire nuove guerre, rafforzare la civiltà occidentale e dare al continente un nuovo ruolo nel mondo

In un tempo segnato da crescenti tensioni geopolitiche, da iniziative diplomatiche “volenterose” ma frammentate e finora malgrado gli sforzi incapaci di porre fine a conflitti che lambiscono direttamente l’Europa e l’Occidente. Lo scenario internazionale appare sempre più instabile e imprevedibile. Guerre alle porte del nostro continente e crisi irrisolte alimentano nei cittadini e in settori strategici come commercio, energia e sviluppo un clima di insicurezza che impone scelte chiare e coraggiose.

L’Italia, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e con gli accorati appelli di Papa Leone XIV alla pace, continua a indicare il dialogo come unica via possibile per far tacere le armi e restituire credibilità ai negoziati. Gli sforzi per porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia devono essere moltiplicati; così come va perseguito con determinazione l’obiettivo dei “due popoli, due Stati” tra Israele e Palestina.

De Gasperi e gli Stati Uniti d’Europa

Ma la domanda centrale resta aperta: come raggiungere traguardi tanto ambiziosi quanto oggi difficili da realizzare?

La storia, nei momenti più drammatici, offre spesso le risposte. È nei frangenti di crisi che gli ideali di pace, dialogo e conciliazione devono trasformarsi in progetti politici concreti, sostenuti da una determinazione incrollabile. Per l’Italia, questa strada fu indicata con lucidità da Alcide De Gasperi. La sua visione pionieristica degli “Stati Uniti d’Europa” – pensati per prevenire nuove guerre, rafforzare la civiltà occidentale e dare al continente un ruolo nel mondo – appare oggi di straordinaria attualità. Un punto di merito che va messo in campo.

Non una utopia ma un progetto forte

L’Europa unita non può più permettersi di restare prigioniera di un’idea incompiuta. Deve superare definitivamente la dimensione dell’utopia per diventare un progetto politico e strategico compiuto: veri Stati Uniti d’Europa. Mantenendo saldi i rapporti con gli Stati Uniti d’America e rafforzando l’alleanza atlantica nel quadro della NATO, l’Unione può garantire a sé stessa sicurezza militare e capacità di risposta economica a chi auspica un’Europa divisa, fragile e subalterna a potenze esterne ostili.

Una necessità storica

Alcide De Gasperi e gli altri padri fondatori avevano chiaro che l’unità europea non fosse un esercizio retorico, ma una necessità storica: un’Unione per la pace, per l’integrazione economica e politica. Un progetto concreto, non uno slogan. Un percorso realistico, che oggi spetta alle nuove generazioni di europei portare a compimento.

Sicurezza, commercio e fiscalità comune

Le sfide che abbiamo davanti impongono il superamento delle logiche puramente nazionali. Occorre una strategia comune che non riguardi soltanto la difesa, ma anche la dimensione civile ed economica. Una fiscalità europea condivisa, politiche comuni su energia, commercio, sviluppo, tutela delle produzioni, salute e competitività non sono più rinviabili.

Difendere i nostri valori

Sono il presupposto per dare forza e credibilità all’Europa nel mondo. C’è la difesa di ciò che siamo. Dei nostri valori, della nostra storia, della nostra cultura e civiltà. L’Europa ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo dell’innovazione, della ricerca, del benessere e dei diritti umani. Oggi è chiamata a ritrovare quella visione originaria per difendere la libertà, il dialogo, la cooperazione, il welfare e la sicurezza dei cittadini.

Le prossime generazioni

Ritornare allo spirito di De Gasperi non significa guardare al passato, ma dotarsi degli strumenti per affrontare il futuro. Libertà, difesa degli interessi, prosperità e solidarietà non sono parole del passato: sono le fondamenta su cui costruire l’Europa di domani. Ma bisogna fare in fretta perché il mondo non aspetta ed è bene ricordare il monito di De Gasperi: “Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista alle prossime generazioni”.

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