Bangkok si prepara a una nuova tornata elettorale dopo l’annuncio del primo ministro thailandese, che ha ufficialmente sciolto il Parlamento aprendo la strada a consultazioni anticipate. La decisione, comunicata nella serata di giovedì, arriva in un momento di forte tensione politica interna e di delicati rapporti con la vicina Cambogia. Il premier ha sottolineato che la scelta di ricorrere alle urne è motivata dalla necessità di “ridare voce ai cittadini” e di garantire stabilità istituzionale. “La Thailandia ha bisogno di un mandato chiaro per affrontare le sfide economiche e sociali”, ha dichiarato, aggiungendo che la campagna elettorale dovrà svolgersi in un clima di rispetto reciproco. L’obiettivo è evitare nuove fratture in un Paese che negli ultimi anni ha conosciuto proteste di piazza, cambi di governo e tensioni tra le diverse forze politiche. Sul piano internazionale, il premier ha ribadito la volontà di mantenere un approccio diplomatico con Phnom Penh. “Vogliamo una soluzione pacifica con la Cambogia”, ha affermato, riferendosi alle dispute territoriali e alle questioni legate alla gestione delle risorse naturali lungo il confine. Un messaggio che mira a rassicurare sia la comunità regionale sia gli osservatori esteri, preoccupati per un possibile inasprimento dei rapporti bilaterali. Le elezioni, previste entro i prossimi mesi, rappresentano dunque un banco di prova cruciale. Da un lato, la necessità di consolidare la democrazia thailandese; dall’altro, l’urgenza di gestire con equilibrio le relazioni con i Paesi vicini. In questo contesto, la promessa di una “soluzione pacifica” con la Cambogia diventa non solo un impegno diplomatico, ma anche un segnale politico rivolto agli elettori: la stabilità regionale come condizione indispensabile per il rilancio economico e sociale della Thailandia.
Thailandia: sciolto il Parlamento, verso nuove elezioni. Il Premier: “Soluzione pacifica con la Cambogia”
