Confcommercio ha presentato il Position Paper “Euro digitale e strumenti di pagamento elettronici: più trasparenza ed equità per esercenti e consumatori”, documento sottoscritto – tra gli altri – da Fipe e Netcomm e illustrato il durante il Comitato Pagamenti Italia, il tavolo tecnico coordinato da Banca d’Italia.
Si all’euro digitale
Il paper conferma il pieno sostegno dell’organizzazione al progetto dell’euro digitale, considerato uno strumento chiave per riaffermare la sovranità monetaria europea, rafforzare l’autonomia strategica dell’euro rispetto alle altre valute e garantire la stabilità finanziaria. Allo stesso tempo, offre un contributo unitario al dibattito in corso sul futuro dei pagamenti, mettendo in luce le criticità dell’attuale mercato e proponendo dieci richieste mirate a tutelare imprese e cittadini in una fase in cui la moneta elettronica ha ormai superato il contante anche in Italia.
Un peso su micro e piccole imprese
Nonostante i progressi, il mercato europeo dei pagamenti presenta ancora ostacoli significativi: costi elevati che gravano soprattutto sulle micro e piccole imprese – fino a quattro volte superiori rispetto a quelli sostenuti dalle grandi – scarsa trasparenza e una forte dipendenza da circuiti privati internazionali, con ricadute dirette anche sui consumatori.

“Le attività commerciali di prossimità e i pubblici esercizi hanno un ruolo strategico nel consolidare l’euro digitale come strumento per le spese quotidiane”, sottolinea Lino Enrico Stoppani, vicepresidente vicario di Confcommercio. “Solo il coinvolgimento diretto degli esercenti potrà favorire l’integrazione della nuova moneta digitale nelle abitudini di consumo. Il successo dell’euro digitale passerà dalla reale convenienza per i merchant rispetto agli attuali sistemi di pagamento elettronici, convenienza che deve essere garantita anche perché l’infrastruttura è pubblica e finanziata dai contribuenti. Per questo chiediamo che almeno sui micropagamenti sia previsto l’azzeramento delle commissioni”.
Da attuare una comunicazione chiara e trasparente
Il documento richiama inoltre la necessità di una comunicazione chiara e trasparente, essenziale per illustrare correttamente a cittadini e imprese potenzialità e limiti dello strumento, e di una maggiore disponibilità di dati affidabili per guidare le scelte regolatorie, come indicato anche dalla Corte dei conti europea. Tra le priorità individuate, il Position Paper ribadisce l’importanza del co-badging delle carte di debito per riequilibrare la competizione tra circuiti domestici e internazionali, seguendo modelli già adottati in altri Paesi Ue.
Strategia nazionale dei pagamenti
Le iniziative già avviate in Italia, come il Protocollo POS del 2023 sulla comparabilità dei costi di accettazione – in via di rinnovo – dimostrano che la collaborazione tra istituzioni, industria dei pagamenti e rappresentanze del mondo produttivo può portare a soluzioni efficaci. Confcommercio auspica che questo percorso venga consolidato e ampliato, definendo una strategia nazionale sui pagamenti elettronici basata su trasparenza, dati solidi, comparabilità dei costi e piena tutela di imprese e consumatori.



