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La Turchia ospiterà il vertice sul clima del 2026: sconfitta diplomatica per l’Australia

giovedì, 20 Novembre 2025
1 minuto di lettura

Il vertice globale sul clima del 2026, la COP31, si terrà in Turchia. Lo ha annunciato ufficialmente il segretariato delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico, confermando la candidatura turca come vincente su quella dell’Australia, che fino all’ultimo sembrava favorita. La conferenza si svolgerà a Istanbul dal 2 al 13 novembre 2026, e riunirà oltre 190 delegazioni da tutto il mondo. Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha salutato la decisione come “un riconoscimento del ruolo crescente della Turchia nella diplomazia climatica globale”. In una nota ufficiale, il governo ha promesso “un vertice inclusivo, ambizioso e orientato all’azione”, con particolare attenzione alla transizione energetica, alla protezione delle risorse idriche e alla cooperazione tra Nord e Sud del mondo. La scelta di Istanbul è stata accolta con entusiasmo anche dalla società civile turca, che vede nell’evento un’opportunità per rilanciare il dibattito ambientale interno, spesso marginalizzato dalle priorità economiche e geopolitiche. Secondo fonti ONU, la candidatura turca ha prevalso grazie a un dossier “tecnicamente solido e logisticamente convincente”, oltre al sostegno di numerosi Paesi emergenti. Delusione invece per l’Australia, che puntava a ospitare la COP31 a Brisbane, con il supporto di Stati Uniti, Regno Unito e Canada. Il primo ministro australiano Tanya Plibersek ha definito l’esito “una battuta d’arresto”, ma ha assicurato che Canberra “continuerà a giocare un ruolo centrale nei negoziati climatici”. La COP31 sarà la prima conferenza sul clima ospitata dalla Turchia, e arriva in un momento cruciale per l’attuazione degli impegni presi a Belém durante la COP30. Gli analisti prevedono che il vertice di Istanbul sarà dominato dai temi della decarbonizzazione industriale, della finanza verde e della giustizia climatica.

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