La notte ucraina è stata segnata da una nuova ondata di attacchi russi con droni e missili che ha colpito in particolare le regioni occidentali. A Kharkiv si registrano 32 feriti, mentre il bilancio più grave arriva da Ternopil: almeno 16 morti e 64 feriti, tra cui 14 bambini, dopo che droni e missili hanno colpito edifici residenziali. Leopoli è stata raggiunta da un vasto incendio, divampato dopo l’impatto su un magazzino di pneumatici, mentre Kiev e altre regioni hanno subito blackout di emergenza per i danni alle infrastrutture energetiche.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato che la Russia ha lanciato “oltre 470 droni e 48 missili” nelle ultime ore. Le autorità ucraine lavorano per ripristinare l’elettricità, mentre resta alto il livello di allarme antiaereo nel Paese.
Mosca rivendica invece di aver abbattuto quattro missili Atacms lanciati da Kiev contro Voronezh e di aver intercettato nella notte 65 droni ucraini in diverse regioni del sud e dell’ovest della Russia. I detriti dei missili avrebbero danneggiato edifici civili ma, secondo il ministero della Difesa russo, non si registrano vittime.
La tensione si estende anche ai Paesi confinanti. La Romania ha fatto decollare i jet a causa di una nuova incursione di droni, mentre la Polonia ha chiuso temporaneamente due aeroporti e fatto alzare i caccia per protezione preventiva del proprio spazio aereo.
Sul fronte diplomatico, emergono indiscrezioni su un presunto piano di pace in 28 punti elaborato congiuntamente da Stati Uniti e Russia. Secondo Axios, l’amministrazione Trump starebbe lavorando segretamente con Mosca per definire un accordo che preveda un cessate il fuoco, nuove garanzie di sicurezza e un quadro più ampio sulle future relazioni USA Russia in Europa. Il modello sarebbe il piano in 20 punti concordato per Gaza il mese scorso.
Intanto a Kiev è arrivata una delegazione di alto livello del Pentagono guidata dal segretario dell’Esercito Dan Driscoll. L’obiettivo è discutere con Zelensky della situazione sul campo, della produzione militare e dei margini per riaprire un negoziato. Dopo gli incontri in Ucraina, Driscoll dovrebbe vedere anche la controparte russa.
Zelensky è arrivato oggi ad Ankara per un incontro con Recep Tayyip Erdogan, previsto nel pomeriggio e seguito da una conferenza stampa congiunta. Al centro, oltre alle relazioni bilaterali, anche le iniziative per un possibile cessate il fuoco nel quadro del cosiddetto Processo di Istanbul. Non sarà invece presente Steve Witkoff, l’inviato USA che secondo le anticipazioni avrebbe dovuto partecipare ai colloqui in Turchia: il viaggio è stato rinviato, ma Witkoff avrebbe già discusso il piano con il consigliere ucraino Rustem Umerov in un incontro a Miami.
Infine, sul fronte europeo, la Polonia ha annunciato la chiusura dell’ultimo consolato russo nel Paese, mentre il Cremlino attacca Kiev parlando di “tossicità” e di “forte disagio europeo” legato agli scandali di corruzione che coinvolgerebbero l’Ucraina.



