Il sentiment degli italiani verso l’economia e il futuro rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2024. Solo il 41% si dichiara ottimista o positivo, un dato invariato rispetto allo scorso anno e comunque inferiore alla media europea, che si attesta al 48%. A pesare restano soprattutto il costo della vita e le tensioni di politica estera, mentre il cambiamento climatico è indicato come forte preoccupazione dal 34% degli italiani, contro il 24% della media Ue. Nonostante il quadro ancora incerto, emergono segnali di fiducia in alcune fasce della popolazione: tra i redditi più bassi, la quota di chi prevede di ridurre le proprie spese scende al 32%, dieci punti in meno rispetto al 2024. Un dato che suggerisce una timida ripresa nella percezione della stabilità economica.
Le intenzioni di acquisto confermano le tendenze consolidate: abbigliamento (50%), elettronica (41%) e cura della persona (35%) restano i tre pilastri dello shopping legato al Black Friday. Tra i brand più ricercati emergono Shein, Zalando, Zara, H&M, Unieuro e MediaWorld, a testimonianza del ruolo trainante dei settori fashion e tech.
Boom di ricerche online già da ottobre
A orientare le scelte d’acquisto sono innanzitutto prezzi competitivi (66%) e promozioni mirate (51%), ma cresce anche l’influenza della ricerca online e dei nuovi strumenti digitali, sempre più determinanti nella fase di valutazione. L’analisi delle attività online conferma una trasformazione profonda nel comportamento dei consumatori. Secondo i dati di Azerion, già da metà ottobre le ricerche correlate al Black Friday hanno superato i livelli del 2024, segnalando una pianificazione più anticipata e consapevole.
“L’anticipo e l’intensità delle ricerche online premiano sia i retailer nativi digitali, capaci di intercettare rapidamente la domanda, sia i grandi gruppi multicanale, che integrano in modo efficace online e in-store”, commenta Nelson Gregory Francesca, Business Development Director Independent Agencies di Azerion Italia.
“Il consumatore italiano si muove con crescente fluidità tra i canali, valorizzando convenienza e disponibilità immediata”.
1 italiano su 5 la usa per scegliere cosa comprare
Questa evoluzione, spiegano gli analisti, rende strategico per i retailer presidiare l’intero percorso di ricerca, ispirazione e decisione, anticipando il momento dell’acquisto. Il 2025 segna un punto di svolta nell’impiego dell’intelligenza artificiale per lo shopping: 1 italiano su 5 la utilizza per cercare, confrontare o farsi consigliare prodotti. E la soddisfazione è molto alta: quasi il 70% definisce positiva la propria esperienza.
“L’AI non è più una curiosità tecnologica, ma un vero alleato dello shopping quotidiano”, osserva Alberto Motta, Associate Partner di Bain & Company. “Semplifica le scelte, personalizza l’esperienza e aumenta la fiducia nel momento dell’acquisto”.
Tra negozio e digitale non c’è più confine
Parallelamente, i social media continuano a giocare un ruolo chiave: sono fonte di ispirazione, luogo di confronto e, sempre più spesso, piattaforma di transazione. L’esperienza d’acquisto degli italiani si conferma ormai totalmente ibrida: il 42% preferisce comprare o ritirare in negozio,
il 20% sceglie canali esclusivamente digitali, il 38% combina entrambe le modalità.
La convergenza tra AI, ricerca online, social media e punti vendita fisici dà vita a un ecosistema fluido, in cui informazione, valutazione e acquisto si integrano senza soluzione di continuità.
Gli esperti concordano: “La strategia vincente si costruisce sull’equilibrio tra tecnologia e relazione. Chi saprà connettere AI, canali digitali e negozi in un’esperienza coerente e personalizzata potrà costruire un vantaggio competitivo duraturo”.



