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Italia sempre più sedentaria: un terzo della popolazione non fa sport. Gli oncologi: “Muoversi salva la vita, riduce del 31% il rischio di morte per tumore”

domenica, 9 Novembre 2025
1 minuto di lettura

In Italia oltre un terzo della popolazione – il 35% – non pratica alcuna attività fisica, pari a più di 20 milioni e 600 mila persone. Un dato che preoccupa fortemente gli oncologi, riuniti a Roma per il XXVII Congresso Nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), poiché la mancanza di movimento è un fattore di rischio significativo per lo sviluppo di tumori. Secondo gli esperti, fare sport regolarmente riduce del 31% la mortalità per cancro e abbassa fino al 20% il rischio di sviluppare una neoplasia rispetto ai soggetti sedentari. Le patologie più influenzate dallo scarso esercizio fisico sono quelle al seno, colon, vescica, endometrio, stomaco, rene e adenocarcinoma esofageo.
“L’attività fisica agisce su molti dei meccanismi alla base della formazione tumorale – ha spiegato Massimo Di Maio, Presidente eletto Aiom –. Inoltre, contrasta un altro grande nemico della salute: l’obesità, che riguarda ormai oltre l’11% della popolazione italiana”.

Tour Mediterraneo

A conferma del valore della prevenzione, la Fondazione AIOM e AIRC, insieme alla SIRM, hanno partecipato al Tour Mediterraneo della nave Amerigo Vespucci, che ha portato campagne informative in cinque porti italiani. L’iniziativa ha raggiunto migliaia di cittadini e generato un ritorno economico stimato in 15 milioni di euro, secondo il Ministero della Difesa. “Abbiamo spiegato l’importanza di stili di vita sani e di aderire agli screening oncologici – ha sottolineato Saverio Cinieri, Presidente della Fondazione Aiom –. Oltre al movimento, è fondamentale non fumare, limitare l’alcol, mantenere il peso sotto controllo e seguire una dieta equilibrata”.
Gli oncologi chiedono di rafforzare i programmi di prevenzione e diagnosi precoce, a partire da mammografie e test per il colon-retto, anche grazie alle nuove risorse previste nella manovra. Ma il movimento non è utile solo nella prevenzione. “Anche i pazienti oncologici traggono benefici enormi dall’attività fisica – ha ricordato Andrea Antonuzzo, dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano –. Migliora la forza muscolare, la densità ossea e riduce gli effetti collaterali delle cure, contribuendo al benessere psicologico”.

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