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Andrea Durante (BEI), Fabrizio Penna (Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica), Massimiliano Ricci (Unindustria), Roberto Gualtieri (Sindaco di Roma), Sabrina Alfonsi (assessora all’Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti), Edoardo Zanchini (direttore dell’Ufficio Clima di Roma Capitale), Maria Elena Perretti (CDP)

Roma ottiene il via libera Ue sul piano clima: 16 miliardi per centrare la neutralità delle emissioni

domenica, 26 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Roma Capitale compie un passo decisivo nella lotta al cambiamento climatico e presenta in Campidoglio il Label del Climate City Contract (CCC), la certificazione con cui la Commissione Europea riconosce la qualità del lavoro svolto dalla città per la transizione ecologica. Si completa così il piano avviato due anni fa nell’ambito della Missione europea ‘100 carbon-neutral and smart cities by 2030’, che mira a trasformare le città in motori della neutralità climatica entro il 2050. Dopo l’approvazione, lo scorso gennaio, della Strategia di Adattamento Climatico, Roma ha ora definito anche il proprio piano di decarbonizzazione, costruito su un impianto che comprende tre elementi: Piano di Azione, Piano degli Investimenti e Piano degli Impegni, con interventi e strategie condivise con il territorio. Gli ambiti strategici individuati sono sette: efficientamento energetico, mobilità sostenibile, reti elettriche, energie rinnovabili, decarbonizzazione, economia circolare dei rifiuti e forestazione urbana.
Il progetto prende le mosse dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), aggiornato nel 2023, che ha innalzato l’obiettivo di riduzione delle emissioni al -66% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2003. Da quando, nel 2022, Roma è stata selezionata tra le città europee della missione, il Campidoglio ha tracciato una traiettoria precisa per la riduzione dei gas serra grazie a un’analisi capillare dei settori urbani più energivori.

L’obiettivo

Il Climate City Contract punta ora a un traguardo ancora più ambizioso: raggiungere una riduzione delle emissioni pari all’86% rispetto al 2003 (quasi l’80% rispetto al 1990), accelerando gli interventi già avviati su mobilità, rinnovabili, riqualificazione energetica degli edifici e ciclo dei rifiuti. Un elemento centrale del lavoro è stato il coinvolgimento del territorio: 80 stakeholder tra imprese, enti pubblici, partecipate, fondazioni, centri di ricerca, università e associazioni del Terzo settore hanno contribuito alla redazione del piano, presentando 493 azioni orientate alla neutralità climatica. Il valore complessivo degli investimenti in corso e programmati ammonta a 16 miliardi di euro. Con il Label europeo, si apre ora una nuova fase: l’accesso al supporto tecnico e finanziario della Commissione Europea e della Banca Europea per gli Investimenti (BEI), per accelerare i progetti prioritari insieme agli stakeholder.
I lavori in Sala della Protomoteca sono stati aperti dal sindaco Roberto Gualtieri e dall’assessora all’Ambiente e al Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, alla presenza di rappresentanti istituzionali ed esperti del settore energetico e ambientale. Tra loro Fabrizio Penna (Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica), Massimiliano Ricci (Unindustria), Andrea Durante (BEI), Maria Elena Perretti (CDP), Filip Dumitru (Fedarene) e Benedetta Brighenti (Renael). A coordinare, il direttore dell’Ufficio Clima di Roma Capitale Edoardo Zanchini.

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