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Alesse: “ADM cambia passo: riorganizzazione e IA per controlli più rapidi”

Il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli delinea priorità e risultati: gettito vicino a 80 miliardi, sequestri oltre 8mila tonnellate (260 milioni di euro), debutta l’assistente ‘Autentica’ nei principali hub; spinta su audit interno, contrasto al gioco illegale (864 siti inibiti nel 2025) e telematizzazione delle accise
martedì, 21 Ottobre 2025
9 minuti di lettura

Dal 13 gennaio 2023 Roberto Alesse guida l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, una delle strutture più strategiche dello Stato per peso economico, fiscale e di legalità. Con una lunga esperienza nelle istituzioni, Alesse ha avviato un percorso di riorganizzazione, digitalizzazione e cooperazione internazionale che punta a rendere l’Agenzia sempre più efficiente, trasparente e tecnologicamente avanzata. In questa intervista illustra le priorità, i risultati e le sfide che attendono l’ADM, tra controllo dei traffici, contrasto all’illegalità e tutela del gioco legale.

Dott. Alesse, lei è in carica dal 13 gennaio 2023, quando è stato nominato dal Presidente Mattarella su proposta del Consiglio del Ministri. Qual è stata la sua principale motivazione e visione strategica al suo insediamento?

“Vengo da un lungo percorso istituzionale. Ho attraversato tutto lo Stato. Ho lavorato, ricoprendo ruoli apicali, alla Camera dei Deputati, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, che è la mia Amministrazione di appartenenza, all’Autorità di garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, nei ministeri, ora all’Agenzia delle dogane e dei monopoli. In quest’ultima Amministrazione, strategica per la sua rilevanza economico-tributaria, c’era l’assoluta esigenza di una riorganizzazione da un punto di vista rigorosamente procedimentale, fondendo tutte le competenze sul piano giuridico e informatico, e di darle una visione internazionale, essendo il settore doganale inserito, in questa fase storica, in un contesto tecnologico e geo-politico, a livello globale, cruciale per le sorti dell’intero commercio mondiale. Si pensi solo alla questione attuale dei dazi, in ordine alla quale l’Agenzia fornirà al Governo tutto il suo contributo specialistico necessario. I rapporti istituzionali con le altre Amministrazioni sono poi improntati alla massima collaborazione e il rapporto soprattutto con la Guardia di finanza è eccellente. Si tratta ora di consolidare questa impostazione, che dovrà essere garantita a prescindere dai direttori generali di turno. Indietro non si può più tornare”.

ADM ha compiti molto ampi: dogane, accise, monopoli (giochi, tabacchi, alcolici) e contrasto all’illegalità. Quale di questi settori richiede massima attenzione e come ha impostato le priorità operative?

“L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è vero, esercita le sue funzioni in settori molto eterogenei tra loro. In ambito doganale, facilita la circolazione delle merci negli scambi internazionali e contribuisce alla tutela degli interessi finanziari del nostro Paese e dell’Unione europea, assicurando l’accertamento, la riscossione e la gestione dei dazi doganali. Inoltre, riveste un ruolo chiave nella tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, anche tramite la definizione e attuazione di strategie antifrode. Cura l’interpretazione e l’applicazione delle norme in materia di accise e di altre imposizioni indirette, monitorando la conforme applicazione della normativa su prodotti energetici e derivati, su energia elettrica e alcolici. Svolge una capillare attività di vigilanza e controllo su tutti i prodotti in circolazione e nei depositi. Governa, inoltre, l’intera filiera dei tabacchi lavorati e dei prodotti liquidi da inalazione, dalla produzione fino alla vendita al dettaglio, verificando la regolarità dei versamenti su tali prodotti e contrastando evasione e contrabbando. Infine, esercita il presidio nel settore dei Giochi pubblici, garantendo gli interessi dell’Erario riscuotendo i tributi, tutelando il cittadino tramite l’attività di vigilanza, prevenendo e contrastando il fenomeno delle ludopatie. In particolare, è compito costante dell’Amministrazione assicurare un ambiente di gioco legale e responsabile, a garanzia della tutela dell’ordine pubblico, dei giocatori, degli operatori del gioco.
Dunque, le competenze dell’Agenzia spaziano dall’ambito tributario a quello extratributario, con una forte dimensione internazionale.
In conclusione, siamo di fronte a un sistema complesso ed estremamente delicato, che risponde all’esigenza di bilanciare diversi interessi: da un lato, la stabilità del gettito erariale e del settore economico di riferimento; dall’altro, la tutela della salute pubblica e della legalità”.

Nel 2024 ADM ha registrato sequestri ingenti (oltre 8mila tonnellate e 260mln di euro il valore) e un gettito fiscale di circa 80 miliardi. Quali strategie avete adottato per migliorare i risultati?

“Negli ultimi anni si è deciso di porre particolare attenzione all’affinamento degli strumenti utilizzati per la selezione dei controlli nell’ambito della gestione dei rischi, anche attraverso specifici aggiornamenti e correttivi nonché attraverso analisi mirate sulle banche dati in dotazione alla nostra Agenzia. I controlli necessari per minimizzare le conseguenze delle violazioni alle norme nazionali e unionali tengono conto, tra l’altro, della probabilità del verificarsi delle stesse, della possibile rilevanza della violazione, delle risorse da impegnare nei controlli medesimi, del livello di disagio che si determina nei confronti degli operatori. Conseguentemente, è sempre essenziale effettuare un’analisi del rapporto costi-benefici per orientare i controlli verso i rischi di maggior impatto. Dal complesso di tali elementi discendono il livello e la tipologia di controlli effettuati per contrastare adeguatamente le minacce rilevate”.

Digitalizzazione e innovazione: quali sono le vostre prossime iniziative tecnologiche e quando si potranno vedere benefici concreti su scala nazionale?

“La digitalizzazione rappresenta una delle priorità strategiche dell’Agenzia. Mi consenta di partire dal concorso che abbiamo bandito per l’assunzione di ingegneri, matematici e fisici, esperti in intelligenza artificiale: un investimento in competenze che ci permetterà di accelerare su tematiche ormai globali. Parallelamente, la nostra Direzione Tecnologie sta lavorando su ambiti emergenti di tracciamento delle merci. In tale prospettiva, l’Amministrazione doganale italiana ha avviato un percorso di adozione di strumenti basati su modelli linguistici di ultima generazione, concepiti come supporto alle decisioni operative. Nelle prossime settimane verrà introdotto nei principali porti, aeroporti e valichi terrestri, un assistente virtuale denominato ‘Autentica’, accessibile tramite tablet e a disposizione del personale doganale per lo svolgimento di specifiche procedure di controllo. Questo strumento, fondato su algoritmi di intelligenza artificiale, consentirà di effettuare una rapida valutazione preliminare, individuando i casi con maggiore probabilità di difformità rispetto ai parametri di legge e avviando, ove necessario, procedure di verifica più approfondite”.

Un recente seminario con l’omologa bosniaca ha evidenziato l’interesse verso un audit interno evoluto. Quanto pesano su ADM i temi di trasparenza, controllo dei rischi e integrazione europea?

“L’Agenzia è un’organizzazione complessa e ramificata, con circa 13.000 dipendenti distribuiti in più di cento uffici sul territorio nazionale e 15 Laboratori chimici. L’eterogeneità e la delicatezza dei settori in cui opera, dalle Dogane alle accise fino al gioco pubblico, richiedono un’attenta attività di governance e di monitoraggio da parte dei suoi vertici. Proprio per questo, è maturata l’esigenza di integrare il servizio ispettivo sulla legittimità degli atti, tipico delle Amministrazioni Pubbliche, con un sistema orientato anche a garantire la qualità dei controlli. Allo scopo è stata istituita una struttura di internal auditing che, secondo quanto indicato dal Regolamento di Amministrazione dell’ADM, oltre a svolgere i tradizionali interventi di carattere ispettivo, è deputata anche a valutare l’adeguatezza del sistema dei controlli interni, con l’obiettivo di identificare e gestire i principali rischi, garantire la regolarità dell’azione amministrativa, migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione. L’attività di internal audit si caratterizza per un approccio preventivo, funzionale, per quanto possibile, a mitigare o a eliminare il rischio. Questo approccio si ispira ai più avanzati standard internazionali in materia di revisione interna, come quelli promossi dall’Institute of Internal Auditors, al fine di sviluppare un sistema integrato in cui le attività di controllo si coniugano con quelle di gestione. Di questi temi si è discusso in un recente incontro a Banja Luka con il management dell’Amministrazione fiscale della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina, nella fase finale di un gemellaggio finalizzato a rafforzare l’attività delle dogane bosniache in vista del loro ingresso nell’Unione europea. Per quanto riguarda la trasparenza dell’Amministrazione, oltre alla pubblicazione obbligatoria di documenti nella sezione ‘Amministrazione trasparente’ del Sito istituzionale, l’Agenzia ha introdotto l’’Agenda trasparente’, che pubblica regolarmente gli incontri tra i funzionari dell’Agenzia e i portatori d’interesse”.

Sul fronte giochi, la certificazione delle piattaforme e la lotta al gioco illegale sono una priorità.
Quali risultati avete conseguito e quale percorso resta da fare?

“Le azioni di contrasto al gioco illegale attuate dall’Agenzia riguardano, da un lato, il controllo dei soggetti che operano nel settore dei giochi (concessionari, organismi di certificazione, etc.) e, dall’altro, il controllo delle infrastrutture tecnologiche (piattaforme, sistemi di gioco, etc.) che erogano giochi sia tramite rete fisica che telematica.
Per la certificazione delle piattaforme, l’Agenzia effettua, solitamente, controlli attraverso l’esame dei processi adottati dagli organismi di certificazione per la verifica di conformità e, dall’altro, con la verifica della corretta rispondenza dei sistemi e delle piattaforme messe in esercizio dai concessionari e dagli operatori del gioco pubblico rispetto a quanto è stato verificato dagli organismi.
Essendo le piattaforme di gioco infrastrutture tecnologiche complesse, in continua evoluzione, è necessario che l’Agenzia si doti di personale sempre più specializzato e di sistemi di monitoraggio, che siano in grado di intercettare e contrastare prontamente eventuali fenomeni illeciti.
Le attività di controllo effettuate sul territorio sui sistemi che erogano giochi hanno permesso negli anni di intercettare varie anomalie, sui quali l’Agenzia è intervenuta immediatamente. Nel settore degli apparecchi le maggiori criticità sono state rilevate nelle AWP che, per le loro caratteristiche tecniche (sono macchine stand alone che non dialogano con il sistema centrale di controllo in tempo reale), sono state oggetto di alterazioni patologiche nel software e hardware. Con la prossima sostituzione graduale delle AWP con quelle dotate di controllo da remoto, l’Agenzia sarà sempre più baluardo di garanzia della fede pubblica.
Per quanto concerne i siti di gioco a distanza riconducibili a operatori illegali, possiamo affermare che, nel 2025, sono significativamente aumentate le nostre azioni di controllo sulla rete e sui social. Il numero di siti inibiti è stato di 864; una cifra mai raggiunta negli ultimi 5 anni. A questo numero si devono aggiungere le segnalazioni trasmesse ad AGCOM per la valutazione di eventuali sanzioni di competenza dell’Autorità garante”.

ADM gestisce le accise su carburanti ed energia: qual è l’impatto delle nuove regole sulla telematizzazione e in che modo facilitano operatori e consumatori?

“La telematizzazione delle accise sui prodotti energetici ed alcolici è un processo che è in atto dal 2006 e che è tuttora in costante evoluzione.
L’acquisizione dei dati di contabilità degli operatori in forma esclusivamente telematica ha costituito una vera e propria rivoluzione del rapporto tra Agenzia e contribuente, con l’eliminazione delle dichiarazioni in formato cartaceo e con la progressiva estensione dell’informatizzazione ai documenti di trasporto e ai registri di carico e scarico. La telematizzazione ha, altresì, indotto un virtuoso processo di standardizzazione delle procedure tributarie di settore, con evidenti vantaggi in ottica di compliance del contribuente. Oltre alle predette semplificazioni per gli operatori, i dati della telematizzazione consentono all’Agenzia di definire i bilanci di materia della filiera distributiva dei prodotti sottoposti e, quindi, di esercitare una costante vigilanza sulla stessa. In tal modo, l’Agenzia identifica tempestivamente eventuali criticità, prevenendo, ad esempio, la distribuzione di carburanti non conformi alla legge, e può focalizzare i controlli solo su soggetti maggiormente a rischio, evitando intralci all’operatività di contribuenti con una situazione regolare. Pertanto, oltre ai vantaggi per gli operatori derivanti dallo snellimento degli adempimenti amministrativi, la telematizzazione consente all’Agenzia di minimizzare gli oneri derivanti dalle verifiche con accesso pur mantenendo, al contempo, un elevato presidio del territorio, a tutela della regolarità del mercato e dei consumatori finali”.

In materia di contraffazione e tutela del Made in Italy, ADM è intervenuta per proteggere marchi e salute. Quali campagne o attività di contrasto sono state più efficaci?

“L’impegno profuso dall’Agenzia nella tutela del Made in Italy, anche alla luce dei recenti aggiornamenti in materia (con la legge 27 dicembre 2023 n. 206), ha condotto a importanti risultati in esito all’incremento dei controlli sulle spedizioni di merci che violano la normativa di settore. Le attività di contrasto hanno consentito di bloccare la diffusione di prodotti non conformi e spesso pericolosi per la salute dei consumatori con il sequestro di ingenti quantitativi di merce per un ammontare complessivo, nel 2024, di 2.197.689 pezzi e nei primi 5 mesi del 2025 di 48.290 prodotti, per lo più provenienti dalla Cina.
Per quanto riguarda il contrasto al fenomeno della contraffazione, l’attività di ADM si manifesta sia attraverso l’applicazione di mirate strategie investigative e di intelligence nell’ambito dei controlli, attività che hanno determinato nel 2024 il sequestro di 7.735.202 pezzi e nei primi 8 mesi del 2025 di 4.505.961 pezzi, sia attraverso la partecipazione a operazioni doganali congiunte organizzate da organismi internazionali (Organizzazione Mondiale delle Dogane, Olaf, Europol) e coordinate a livello centrale dalla Direzione Antifrode. Di particolare rilevanza, con riferimento ai risultati ottenuti, le operazioni sui giocattoli che rispecchiano in maniera esemplare l’impegno dell’Agenzia per la tutela dei marchi e della salute dei consumatori. Fra tutte non si può non citare l’ultima edizione dell’Operazione LUDUS, svoltasi nel 2024, e organizzata da Europol con il supporto di OLAF, che ha visto il sequestro presso gli Uffici doganali di 1.793.484 pezzi di giocattoli contraffatti”.

Guardando al contesto internazionale, come valutate l’evoluzione delle politiche doganali UE? Siete coinvolti in iniziative o tassazioni (es. tassa UE sui pacchi cinesi) per proteggere gli equilibri nazionali?

“L’Italia aderisce alle politiche doganali dell’Unione europea, oggi in fase di revisione con la Riforma doganale in corso. Tale riforma prevede la creazione di un’Autorità doganale unica per l’Unione, supportata da una piattaforma tecnologica per la gestione dei flussi commerciali da, e verso, il mercato unico. Questo sistema sarà in grado di interagire con gli operatori economici, classificati in base a progressivi livelli di affidabilità in termini di sicurezza e conformità. Nel contesto della citata Riforma, è prevista l’esenzione dai dazi per le importazioni di valore inferiore ai 150 euro e l’introduzione di una handling fee, un’imposta dell’importo forfettario di 2 euro per ogni articolo immesso in libera pratica, ridotta a 0,50 euro per gli importatori virtuosi.
Tali entrate, che garantiranno il recupero dei costi per le verifiche di conformità degli imponenti volumi del traffico e-commerce, saranno destinate a coprire i costi di istituzione della nuova Autorità doganale dell’UE. Gli Stati membri beneficeranno, così, di una riduzione dei loro contributi al bilancio dell’Unione e potranno applicare oneri aggiuntivi per servizi specifici non coperti dalla handling fee, come analisi o perizie merceologiche, visite, ispezioni o prelievo di campioni”.

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