Dal 1° ottobre 2025, le amministrazioni pubbliche entrano ufficialmente in una nuova fase nella gestione dei conti assicurativi dei propri dipendenti. L’INPS ha infatti attivato un innovativo strumento digitale denominato SCAD – Sistemazione del Conto Assicurativo tramite Denuncia precompilata. Un passo che si colloca perfettamente nel solco della legge di Bilancio 2024, orientata alla razionalizzazione dei flussi contributivi e alla piena digitalizzazione dei processi.
L’obiettivo è chiaro: semplificare, uniformare e rendere più sicura la trasmissione dei dati previdenziali da parte degli enti pubblici. Ma il cambiamento ha una portata ben più ampia di quanto sembri.
Il nuovo sistema supera di fatto l’intervento manuale finora garantito dalla piattaforma “Nuova Passweb”, ormai non più sufficiente a reggere il passo con le esigenze di tracciabilità, sicurezza e coerenza dei dati. Per gli enti locali – cioè quelli inquadrati nei fondi CPDEL, CPS, CPI ed ex INADEL – non sarà più possibile modificare direttamente i periodi di servizio. Queste operazioni dovranno avvenire solo attraverso i flussi UNIEMENS/ListaPosPA, che garantiscono maggiore affidabilità nel trattamento delle informazioni.
SCAD rappresenta, dunque, una svolta operativa e culturale per le pubbliche amministrazioni. Disponibile all’interno del “Cassetto Previdenziale del Contribuente”, consente agli operatori abilitati di gestire la posizione assicurativa di ciascun dipendente tramite un’interfaccia intuitiva. Le modifiche apportate generano un flusso a “Variazione” che aggiorna automaticamente i dati presso l’INPS, senza creare debiti contributivi aggiuntivi, né richiedere ulteriori adempimenti amministrativi.
Ma la vera innovazione è che per i periodi antecedenti al 2005, la semplice trasmissione tramite SCAD assolve automaticamente gli obblighi contributivi, evitando contenziosi e verifiche sui versamenti. Un principio di buonsenso e responsabilità, che evita inutili burocrazie per posizioni assicurative ormai consolidate.
Parallelamente, viene attivata anche la “Banca dati contributiva”, un archivio digitale che raccoglie tutta la storia contributiva trasmessa dalle amministrazioni pubbliche. Uno strumento fondamentale per dare certezza e trasparenza a un settore, quello previdenziale, spesso penalizzato da lacune informative e ritardi cronici.
In un’Italia che punta a modernizzarsi, SCAD è un segnale concreto di efficienza amministrativa. È il segno che anche la macchina pubblica può diventare più agile e digitale, purché supportata da strumenti adeguati, norme chiare e, soprattutto, da una visione di lungo termine. Quella che, finalmente, sembra emergere in ambito previdenziale.