In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’Unicef lancia l’allarme sull’aumento globale dell’obesità infantile, che quest’anno ha superato il sottopeso come forma più diffusa di malnutrizione nel mondo. Secondo i dati dell’organizzazione, 1 bambino in età scolare e adolescenziale su 10, pari a 188 milioni di minori, è obeso. In Italia la situazione non è più rosea: più di 1 bambino su 4 è in sovrappeso, mentre 1 su 10 è in condizione di obesità, con conseguenze potenzialmente letali sulla salute a lungo termine. L’obesità ha ormai superato il sottopeso in tutte le regioni del mondo, ad eccezione dell’Africa subsahariana e dell’Asia meridionale.
Secondo l’Unicef la diffusione del sottopeso tra i bambini tra i 5 e i 19 anni è diminuita dal 2000, passando dal 13% al 9,2%, mentre i tassi di obesità sono aumentati dal 3% al 9,4%. “Mentre la denutrizione, come la malnutrizione acuta e cronica, resta una preoccupazione per i bambini sotto i 5 anni nei paesi a basso e medio reddito, il sovrappeso e l’obesità crescono tra i più grandi”, spiega Nicola Graziano, Presidente dell’Unicef Italia.
Numeri negativi
“Secondo gli ultimi dati disponibili, 1 bambino o adolescente su 5 tra i 5 e i 19 anni, pari a 391 milioni di persone, è in condizione di sovrappeso, di cui una parte significativa è classificata come obesa – continua Graziano –. L’obesità e la malnutrizione sono il risultato di ambienti che troppo spesso non proteggono i bambini, ma li espongono a rischi evitabili”. L’Unicef sottolinea l’urgenza di costruire ambienti alimentari più sani e accessibili, promuovere politiche pubbliche efficaci e investire in programmi di prevenzione e informazione, per invertire una tendenza destinata a compromettere la salute di milioni di giovani in tutto il mondo.