Attenzione e apprensione”. Quella mostrata dai vertici degli autotrasportatori della Cna-Fita per le scelte che il governo farà nella Manovra di bilancio. “Il settore dell’autotrasporto merci per conto terzi”, spiega Patrizio Ricci presidente della federazione trasporti della Cna, “spina dorsale della logistica italiana, guarda con attenzione e una punta di apprensione all’iter della prossima Legge di Bilancio. In un contesto economico ancora incerto, caratterizzato da costi operativi in continuo aumento e dalle stringenti normative europee sulla transizione ecologica e digitale, le imprese chiedono al Governo non solo il rinnovo degli incentivi ‘storici’ ma anche l’introduzione di misure strutturali capaci di accompagnare la sostituzione del parco veicolare e di garantire competitività a lungo termine”.
Gli ostacoli: costi e carenza autisti
La principale preoccupazione del settore ruota attorno al “caro carburante”, che rimane una voce di spesa determinante per la quale l’Italia staziona sempre tra i primi posti in Europa per i maggiori costi del carburante (dopo Danimarca, Olanda, Irlanda, Finlandia, e Belgio). “Gli obiettivi di decarbonizzazione imposti dall’Ue si fanno sempre più pressanti. L’autotrasporto chiede che la prossima Legge di Bilancio renda effettivamente fruibili le risorse annunciate da tempo per l’acquisto di veicoli a elevata sostenibilità e offre sostegni concreti per la creazione delle infrastrutture di rifornimento alternative, cruciali per un’effettiva transizione”, evidenzia Ricci, “Crediamo però che in questa fase, la Legge di Bilancio debba puntare decisamente sulla promozione dei biocarburanti, fruibili da subito e a costi competitivi.
Altra sfida cruciale è la carenza di autisti professionali. Le imprese stimano un fabbisogno crescente di personale qualificato. A tal proposito, le richieste per il 2026 si concentrano sugli incentivi per l’acquisizione dei titoli professionali per la guida e sui fondi per la formazione continua, essenziali per aggiornare le competenze di un settore in rapida evoluzione tecnologica e normativa.
Troppe criticità, servono infrastrutture
La prossima Legge di Bilancio deve rappresentare per la Fita-Cna, “anche l’occasione per intervenire concretamente e celermente sulle criticità della viabilità”, fa presente il leader degli autotrasportatori della Cna Fita, “compresa l’esigenza di gestire i cantieri stradali in maniera tale da ridurre al minimo le file e i conseguenti tempi di percorrenza”. L’autotrasporto sollecita, inoltre, incentivi per modernizzare e digitalizzare, uniformemente, i terminali intermodali .
Servono certezze e norme
In sintesi, l’autotrasporto conto terzi non chiede solo “ristori” emergenziali, “ma un quadro di certezze finanziarie e normative”, conclude Ricci, “che permetta di pianificare gli investimenti necessari per il futuro. L’autotrasporto chiede di essere messo nelle condizioni di poter investire nel proprio futurocon serenità e programmazione, piuttosto che dover rincorrere le emergenze e cercare di sopravvivere a ogni singola crisi”.