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Volodymyr Zelensky Presidente dell'Ucraina

Raid russo nella notte, paura per il treno degli italiani. Zelensky: “Serve più protezione dal cielo”

domenica, 5 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

Una notte di paura ha accompagnato il rientro di un gruppo di 110 attivisti italiani impegnati nella decima missione del Mean (Movimento europeo di azione non violenta) in Ucraina. Il convoglio ferroviario su cui viaggiavano, partito da Kharkiv e diretto verso il confine polacco, è stato sfiorato da un pesante raid russo nella parte occidentale del Paese. Dopo circa tre ore di viaggio da Kiev, nell’area di Zhytomyr, i passeggeri hanno udito le prime esplosioni: era l’inizio di un nuovo massiccio attacco missilistico e con droni contro diverse regioni ucraine. Nella zona di Leopoli, dove il treno è transitato nella notte, forti esplosioni e colpi di artiglieria si sono verificati non lontano dai binari, costringendo il convoglio a una breve sosta di sicurezza.
Il treno è poi ripartito, proseguendo verso la Polonia. Nessuno dei passeggeri è rimasto ferito.

La missione italiana a Kharkiv

Gli incontri

La delegazione del Mean, composta da rappresentanti di 35 associazioni italiane tra cui Azione cattolica, Anci, MoVI, Agesci, Base Italia, Fondazione Gariwo e Reti della carità, aveva trascorso diversi giorni a Kharkiv per incontrare la società civile locale. L’obiettivo: costruire progetti di solidarietà basati sulle necessità reali della popolazione, nonostante la vicinanza al confine russo.
La missione è stata accompagnata anche da un momento di raccoglimento al cimitero dei caduti, con la partecipazione del nunzio apostolico, dei vescovi cattolici e greco-cattolici e di rappresentanti ortodossi.

Un attacco senza precedenti recenti

L’offensiva russa, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre, è stata tra le più intense degli ultimi mesi. Secondo le autorità ucraine, Mosca ha lanciato oltre 50 missili e circa 500 droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana contro infrastrutture civili e strategiche in diverse regioni del Paese, tra cui Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Sumy, Kharkiv, Odessa e Kirovohrad.
Tra le armi impiegate figurano anche missili ipersonici Kinzhal, capaci di eludere i sistemi di difesa aerea. Il bilancio provvisorio è di almeno 5 morti e una decina di feriti. Le squadre di soccorso sono ancora al lavoro per estrarre sopravvissuti dalle macerie e mettere in sicurezza le aree colpite.
Le mie più sincere condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari a causa di questo terrore”, ha scritto il Presidente Volodymyr Zelensky in un messaggio su X. Ha assicurato che i soccorsi sono in corso e che riceve aggiornamenti costanti dai ministri competenti e dalle amministrazioni regionali.
Zelensky ha rinnovato il suo appello ai partner occidentali per rafforzare la difesa aerea:
I russi hanno nuovamente preso di mira tutto ciò che garantisce una vita normale al nostro popolo. Abbiamo bisogno di maggiore protezione e di una più rapida attuazione degli accordi di difesa, soprattutto nel settore aereo, per privare questo terrore del suo potere”.
Il leader ucraino ha lanciato anche un messaggio diretto agli alleati: “Un cessate il fuoco unilaterale nei cieli è possibile, ed è questo che potrebbe aprire la strada a una vera diplomazia. America ed Europa devono agire per fermare Putin”.

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