Il mondo dell’associazionismo, compreso quello della protezione civile, sta attraversando una fase di crisi legata alla diminuzione dei volontari. A lanciare l’allarme è stato Fabio Ciciliano, Capo del Dipartimento della Protezione Civile, intervenuto a Reas 2025, il salone internazionale dedicato a emergenza, primo soccorso e antincendio in corso a Montichiari (Brescia). “Si avvicinano meno persone, e non solo per il calo demografico, che è certamente una causa ma non l’unica”, ha spiegato Ciciliano, sottolineando come il volontariato rappresenti una risorsa fondamentale: circa il 60% della forza lavoro impiegata durante le emergenze in Italia è infatti garantita dai volontari.
Il Capo della Protezione Civile ha richiamato l’attenzione sulla necessità di coinvolgere maggiormente le nuove generazioni: “Dobbiamo sviluppare l’attività nei confronti dei giovani, ragionare con loro e per loro. Devono essere i giovani stessi a suggerire le strategie migliori per mantenere viva la formazione e la partecipazione nei gruppi di volontariato”.
Più cultura
Secondo Ciciliano, investire nella conoscenza e nelle competenze significa rafforzare la cultura della prevenzione e assicurare la continuità di un sistema che rappresenta uno dei pilastri della gestione delle emergenze nel Paese.