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Obesità riconosciuta come malattia: l’Italia prima al mondo. Sì definitivo del Senato

mercoledì, 1 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

L’Aula del Senato ha approvato per alzata di mano, in via definitiva, il disegno di legge per la prevenzione e la cura dell’obesità, confermando il testo licenziato dalla Camera. Il provvedimento diventa così legge dello Stato. L’Italia è il primo Paese al mondo a riconoscere ufficialmente l’obesità come malattia cronica, aprendo la strada a un piano nazionale che include cure gratuite nei Lea, visite specialistiche, accesso a farmaci innovativi e campagne di sensibilizzazione, con un’attenzione particolare alla prevenzione nei bambini. “Questa legge dona dignità e speranza a milioni di cittadini, rendendo il Servizio sanitario nazionale più equo e inclusivo”, ha commentato il Deputato di Forza Italia Fabrizio Sala, ringraziando l’Onorevole Roberto Pella, primo firmatario della proposta.
La legge è stata accolta trasversalmente con parole di soddisfazione. La Senatrice Daniela Ternullo (Forza Italia) ha sottolineato che “ancora oggi chi soffre di obesità è vittima di pregiudizi, luoghi comuni, ironia e biasimo sociale. Oggi diciamo chiaramente che l’obesità non è una vergogna: è una malattia e come tale va trattata”. Il Presidente dei senatori forzisti Maurizio Gasparri ha parlato di “un passo avanti di straordinaria importanza per milioni di cittadini”, frutto di “un lungo e serio lavoro parlamentare”, condotto con determinazione da Pella.
In Aula il senatore Adriano Paroli ha ricordato come “l’obesità non sia un problema estetico, ma una patologia complessa che può portare con sé diabete, malattie cardiovascolari e tumori”. La legge prevede la creazione di un osservatorio nazionale, programmi di intervento precoce sull’obesità infantile e strumenti di monitoraggio e ricerca.

Giornata nazionale contro il body shaming

Nella stessa seduta è stata approvata anche la legge che istituisce la Giornata nazionale contro la denigrazione dell’aspetto fisico (body shaming), che sarà celebrata ogni anno il 16 maggio.
La Presidente del gruppo Civici d’Italia, Nm, Udc, Maie, Michaela Biancofiore, ha spiegato che “non si tratta di un gesto simbolico, ma di un atto politico e sociale per rompere il silenzio su un fenomeno troppo spesso ignorato. Dietro il body shaming ci sono ferite invisibili e cicatrici profonde che segnano per sempre”. La legge, a prima firma della deputata Martina Semenzato e della stessa Biancofiore al Senato, punta a combattere una degenerazione culturale che colpisce in particolare donne, adolescenti e persone fragili. «Vogliamo fermare questa deriva ad ogni costo», ha concluso la senatrice.

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