0

Prezzi fermi a settembre, ma il carrello resta caro

L’inflazione a settembre resta stabile, ma i prezzi degli alimentari e dell’energia continuano a pesare sui bilanci delle famiglie
mercoledì, 1 Ottobre 2025
2 minuti di lettura

Secondo i dati provvisori diffusi dall’Istat, a settembre 2025 l’inflazione in Italia si conferma all’1,6 per cento su base annua. Rispetto al mese di agosto, i prezzi al consumo registrano un lieve calo dello 0,2 per cento. Il cosiddetto carrello della spesa, cioè l’insieme di beni e servizi di uso quotidiano come alimentari e prodotti per la casa, mostra un rallentamento nella corsa dei prezzi. La crescita su base annua è del 3,2 per cento, in discesa rispetto ai mesi precedenti.

Segnali positivi ma fragili

L’Ufficio Studi di Confcommercio definisce il dato “lievemente migliore” rispetto alle proprie previsioni. L’associazione osserva che stanno emergendo segnali di raffreddamento dei prezzi alimentari e si augura che questo trend possa consolidarsi nei prossimi mesi. Secondo la nota diffusa, una riduzione delle tensioni sui beni primari potrebbe influenzare positivamente la fiducia delle famiglie e sostenere i consumi interni.

Preoccupazione per l’energia

Confesercenti conferma la lettura di stabilità, sottolineando però alcune criticità. Gli energetici regolamentati, come luce e gas soggetti a tariffe pubbliche, registrano un aumento del 14 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Gli energetici non regolamentati, come i carburanti, riducono il calo al 5,2 per cento. I prezzi di questi beni, secondo Confesercenti, restano ancora superiori del 40 per cento rispetto ai livelli pre-crisi del 2021.

La spesa quotidiana pesa di più

I beni ad alta frequenza d’acquisto, cioè quelli che si comprano più spesso, aumentano del 2,7 per cento. In confronto, i beni a media frequenza crescono dell’1 per cento e quelli a bassa frequenza solo dello 0,4 per cento. Questo significa che i rincari sono più percepiti nella vita quotidiana, specialmente da chi ha redditi più bassi.

Il nodo del potere d’acquisto

Confesercenti invita il governo ad accelerare la riforma fiscale per alleggerire le buste paga e restituire capacità di spesa ai cittadini. Una maggiore disponibilità economica, si legge nella nota, è fondamentale per accompagnare i segnali di ripresa e contrastare gli effetti negativi dell’aumento dei costi energetici.

Allarme da parte dei consumatori

Assoutenti lancia un appello al governo e parla di una “stangata silenziosa”. Secondo l’associazione, una famiglia con due figli spende in media 347 euro in più all’anno solo per alimentarsi rispetto al 2024. Gli alimentari non lavorati, come frutta e verdura fresche, registrano un aumento annuo del 4,8 per cento. La spesa complessiva per gli alimentari in Italia cresce di oltre 6 miliardi di euro su base annua.

Industria e prezzi alla produzione

L’Istat ha diffuso anche i dati sui prezzi alla produzione dell’industria, riferiti ad agosto. Su base mensile, si registra una leggera flessione, mentre su base annua si conferma una certa stabilità. Tuttavia l’Unione Nazionale Consumatori mette in discussione questi dati, sostenendo che l’imminente entrata in vigore dei dazi verso gli Stati Uniti ha spinto molte imprese ad anticipare le esportazioni. Questo avrebbe temporaneamente gonfiato il fatturato, che però potrebbe calare nei mesi successivi.

Commercio e distribuzione chiedono interventi

Federdistribuzione sottolinea che, nonostante l’inflazione stabile, resta forte l’incertezza economica e la debolezza dei consumi. L’associazione richiama l’impegno delle imprese del commercio nel garantire offerte convenienti e nel sostenere il potere d’acquisto delle famiglie. Segnala inoltre l’adesione al programma “Dedicata a te”, che prevede aiuti per i nuclei più fragili.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Pentole vuote” la protesta dei consumatori contro il caro vita

Da Palermo a Trieste, passando per Napoli, Roma, Firenze, Torino,…

“La ripresa è fragile soffrono industria ed edilizia”

La ripresa economica, in Italia, fatica. E non poco. Anzi,…