La famiglia reale di Abu Dhabi acquisirà una partecipazione strategica in TikTok USA, secondo quanto previsto da un accordo siglato direttamente con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. L’intesa, tenuta riservata fino a oggi, prevede l’ingresso di un fondo sovrano emiratino nel capitale della divisione americana della popolare piattaforma video, in cambio di garanzie sulla sicurezza dei dati e sulla governance societaria. L’accordo arriva dopo mesi di trattative tra la Casa Bianca, ByteDance (la società madre cinese di TikTok) e una cordata di investitori americani e mediorientali. Trump ha definito l’operazione “una vittoria per la sovranità digitale e per la trasparenza internazionale”, sottolineando come la presenza di un partner arabo rafforzi l’asse tra Washington e Abu Dhabi in ambito tecnologico. Secondo fonti vicine al dossier, la quota emiratina sarà inferiore al 10%, ma garantirà un posto nel consiglio di amministrazione e accesso privilegiato alle strategie di sviluppo. Il fondo coinvolto sarebbe Mubadala Investment Company, già attivo in settori come intelligenza artificiale, semiconduttori e media. La mossa ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre alcuni analisti la interpretano come un segnale di apertura verso investitori non occidentali, altri sollevano dubbi sulla reale indipendenza di TikTok USA dalla casa madre cinese. Tuttavia, l’amministrazione Trump ha ribadito che “nessun dato americano sarà accessibile da Pechino” e che “la nuova struttura societaria rispetterà pienamente le leggi federali”. L’ingresso della famiglia reale di Abu Dhabi segna un nuovo capitolo nella geopolitica digitale: TikTok, da app virale, diventa terreno di convergenza tra interessi economici, sicurezza nazionale e diplomazia globale.
