Non è stata un’inaugurazione qualunque, ma più un percorso a tre tappe per ribadire che il futuro appartiene a tutti, senza eccezioni. Con questo spirito il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto ieri ufficialmente a Napoli l’anno scolastico 2025-2026, scegliendo luoghi carichi di significato: l’istituto penale minorile di Nisida, l’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon e l’istituto professionale Rossini-Boccioni-Labriola. “La scuola è lo strumento, il veicolo per il futuro, e quello riguarda tutti, ovunque ci si trovi”, le prime parole del Capo dello Stato all’inizio del suo intervento. “Quest’anno l’anno scolastico viene aperto in tre tappe, in tre momenti: qui, dove c’è una scuola frequentata con profitto; in un ospedale dove ci sono bambini ricoverati a lungo che così possono studiare seguendo le lezioni; e poi in una scuola nella città. Il futuro riguarda tutti e per questo c’è una triplice tappa”.

Mattarella, collegato inizialmente da Nisida insieme al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e al cantante Jovanotti, ha sottolineato quanto la scuola sia esperienza di scoperta e di crescita personale: “Come ha detto Jovanotti, ci si scopre nella scuola, ci si costruisce l’avvenire, si trovano i propri talenti, si mettono alla prova, si capiscono, si interpretano”.
La guerra

Un passaggio particolarmente intenso è avvenuto nella seconda tappa, al Santobono, quando un bambino ricoverato ha chiesto: “Perché esiste la guerra?”. Il Presidente ha risposto senza esitazioni: “Esiste perché purtroppo c’è il male, la cattiveria e la prepotenza. E se c’è in piccolo dentro la vita comune, ordinaria, quotidiana, c’è in grande nella vita internazionale. È incomprensibile perché non conviene a nessuno, la guerra danneggia tutti, nessuno vince. È priva di senso e ragionevolezza”. Poi l’invito rivolto ai ragazzi: “Voi bambini siete importanti per fare crescere la convinzione che si possa allontanare questo modo di pensare e questo pericolo. La consapevolezza che manifestate è preziosa perché in futuro la vostra generazione sarà in grado di fare più e meglio di quanto fatto dalla mia generazione”. Infine ha ribadito che il “futuro riguarda tutti, riguarda i bambini negli ospedali, chi segue un percorso di recupero, chi ogni giorno siede nei banchi. Nessuno deve restare indietro”.

Durante l’evento, seguito in diretta su Rai 1 e condotto da Eleonora Daniele, il Capo dello Stato ha voluto lanciare un augurio personale a tutti gli studenti italiani: “C’è una cosa a cui penso sempre: ciascuna persona è una persona unica al mondo, non ce n’è un’altra uguale, nessuno ci assomiglia. C’è da costruire la vita come voi state facendo qui, con la scuola, la musica, il teatro, che fanno superare qualunque limite e restrizione e consentono di creare un futuro da protagonista nella vita sociale. Questo è l’augurio che vi faccio: state lavorando bene qui. Ognuno di noi ha un programma di vita da sviluppare ed è un programma che nessun altro può fare perché nessuno è uguale a ciascuno di noi”.
La Costituzione in Shorts

Accanto a Mattarella, ragazzi e docenti hanno animato la cerimonia con esibizioni artistiche e testimonianze, mentre veniva presentata la seconda edizione del progetto ‘La Costituzione in Shorts’, curato dal Quirinale con YouTube: sette creator spiegano con brevi video alcuni articoli della Carta. L’idea si propone di far comprendere l’attualità della Carta Costituzionale alle giovani generazioni, rendendole consapevoli nell’esercizio dei diritti civili e politici e sensibilizzandole alla partecipazione democratica alla vita del Paese.