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Lubiana chiude le porte a Dodik: la Slovenia vieta l’ingresso al leader serbo-bosniaco filo-russo

venerdì, 12 Settembre 2025
1 minuto di lettura

La Slovenia ha ufficialmente vietato l’ingresso nel proprio territorio a Milorad Dodik, leader serbo-bosniaco della Republika Srpska e figura chiave del fronte filo-russo nei Balcani. La decisione, comunicata dal governo sloveno e confermata dall’agenzia di stampa STA, rappresenta un gesto politico forte da parte di uno Stato membro dell’Unione Europea, in un momento di crescente tensione nella regione. Dodik, recentemente destituito dal suo incarico di presidente della Republika Srpska, è stato condannato a un anno di carcere e a sei anni di interdizione dalla politica per aver ignorato le disposizioni dell’Alto Rappresentante internazionale per la Bosnia, Christian Schmidt. La sua linea apertamente ostile verso le istituzioni di Sarajevo e il suo legame con Mosca hanno sollevato preoccupazioni crescenti a Bruxelles e a Washington. Le motivazioni ufficiali del divieto restano riservate, ma fonti diplomatiche parlano di una misura preventiva per evitare che Dodik possa utilizzare il territorio sloveno come piattaforma politica o come canale di influenza russa nell’UE. La mossa di Lubiana arriva dopo mesi di ambiguità: la Slovenia era tra i pochi Paesi europei a non aver ancora adottato sanzioni contro Dodik, suscitando critiche interne e internazionali. La reazione da Banja Luka non si è fatta attendere. Dodik ha definito la decisione “un atto ostile e codardo” e ha minacciato ritorsioni diplomatiche. Il suo entourage ha parlato di “pressioni occidentali” e ha evocato il sostegno di Mosca e Pechino, che continuano a difendere la sua posizione sulla scena internazionale. La scelta slovena segna una svolta nella postura europea verso i leader balcanici filo-russi. In un contesto di instabilità crescente, con la Bosnia-Erzegovina sull’orlo di una crisi istituzionale, il caso Dodik diventa un banco di prova per la tenuta dell’architettura diplomatica europea. E Lubiana, questa volta, ha deciso di schierarsi.

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