0

Prezzi alimentari +30% dal 2019. L’allarme: “Ristorazione collettiva a rischio”

mercoledì, 10 Settembre 2025
1 minuto di lettura

I nuovi dati diffusi dall’Istat certificano un’emergenza che tocca direttamente famiglie, scuole e sanità: in Italia i prezzi dei generi alimentari sono cresciuti del 30% rispetto al 2019, con un’accelerazione drammatica tra la fine del 2021 e i primi mesi del 2023. Un incremento che non pesa solo sul carrello della spesa, ma anche su un settore strategico come la ristorazione collettiva, chiamata ogni giorno a garantire pasti a studenti, pazienti, lavoratori e comunità. Le aziende del comparto, già colpite dall’aumento dei costi energetici e delle materie prime, oggi si trovano strette tra prezzi fuori controllo e contratti pubblici che non consentono adeguamenti reali.
“Questi numeri vanno oltre la realtà che denunciamo da tempo – spiega Massimo Piacenti, Presidente di Anir Confindustria –. L’aumento dei prezzi alimentari non trova riscontro nei meccanismi di revisione previsti dal Codice degli Appalti, che non consentono di coprire i costi di produzione. Così le imprese sono costrette a garantire servizi pubblici essenziali in completo disequilibrio economico”.

Sistema delle gare

Il nodo è proprio il sistema delle gare: la normativa attuale non prevede l’adeguamento automatico dei contratti alle oscillazioni dei prezzi, lasciando le aziende in balia dell’inflazione. “Non è più rinviabile – avverte Piacenti – che le stazioni appaltanti assumano come inderogabile l’obbligo di garantire l’equilibrio contrattuale per tutta la durata dei servizi”. L’associazione richiama l’attenzione delle istituzioni su un settore labour-intensive, che dà lavoro a decine di migliaia di persone e rappresenta un pilastro del welfare nazionale. “Serve ripristinare un meccanismo obbligatorio e automatico di revisione dei contratti, legato agli indici dei consumi e applicato in modo coerente ed efficace”, aggiunge Piacenti.
Una prima risposta potrebbe arrivare dal Tavolo dei Servizi istituito al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presieduto dal Viceministro Edoardo Rixi. “Ci aspettiamo – conclude Piacenti – che a breve si intervenga sulla norma. L’urgenza è tale che servono soluzioni condivise e concrete per evitare il collasso del settore”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Istat: cresce il calo demografico in Italia

Al 31 dicembre 2022 la popolazione residente in Italia è…

Istat: a ottobre l’inflazione raggiunge +11,9%

A ottobre l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera…