È morto all’età di 78 anni Stefano Benni, tra i più amati scrittori italiani contemporanei. Nato a Bologna, Benni ha saputo coniugare satira sociale, invenzione fantastica e linguaggio ironico in una produzione letteraria che ha conquistato generazioni di lettori e che è stata tradotta in oltre 30 lingue. Autore prolifico, ha firmato romanzi e raccolte diventati veri e propri classici della narrativa italiana, come ‘Bar Sport’, ‘Elianto’, ‘Terra!’, ‘La compagnia dei celestini’, ‘Baol’, ‘Comici spaventati guerrieri’, ‘Saltatempo’, ‘Margherita Dolcevita’, ‘Spiriti’, ‘Il bar sotto il mare’ e ‘Pane e tempesta’. Libri capaci di raccontare, attraverso mondi immaginari e parodie, i vizi e le contraddizioni della società italiana.
Benni è stato anche giornalista e collaboratore di alcune delle principali testate del Paese: da ‘L’Espresso’ e ‘Panorama’ ai quotidiani ‘La Repubblica’ e ‘Il Manifesto’, passando per riviste satiriche come ‘Cuore’ e ‘Tango’ e i mensili ‘Il Mago’ e ‘Linus’. Proprio su ‘Il Mago’ esordì, pubblicando a puntate parte di ‘Bar Sport’. Negli ultimi anni aveva iniziato a proporre racconti inediti, tradotti in arabo, sulla rivista ‘Al Doha’.
Non solo narrativa
La sua vena creativa non si limitava alla scrittura narrativa. Nel 1987 firmò la sceneggiatura di ‘Topo Galileo’, film diretto da Francesco Laudadio con Beppe Grillo protagonista e musiche di Fabrizio De André e Mauro Pagani. Nel 1989 diresse insieme a Umberto Angelucci ‘Musica per vecchi animali’, tratto dal suo romanzo ‘Comici spaventati guerrieri’, con interpreti d’eccezione come Dario Fo, Paolo Rossi e Viola Simoncioni. Con il jazzista Umberto Petrin realizzò invece ‘Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonious Monk’, a testimonianza della sua passione per la musica. Tra il 1998 e il 1999 Benni diresse anche la collana editoriale ‘Ossigeno’, in cui comparve come autore e perfino come fumettista, cimentandosi con nuove forme espressive.
Il suo stile, basato su giochi di parole, invenzioni linguistiche e parodie letterarie, lo ha reso una voce unica nel panorama culturale italiano, capace di intrecciare leggerezza e impegno, satira e poesia.