Germania e Canada hanno annunciato un nuovo patto strategico per intensificare la cooperazione su minerali critici e difesa, in risposta alle crescenti tensioni geopolitiche e alla necessità di diversificare le catene di approvvigionamento. L’accordo, firmato il 26 agosto dai ministri dell’Economia Katherina Reiche e Tim Hodgson, mira a garantire un accesso sicuro e sostenibile a risorse fondamentali come litio, grafite, nichel e terre rare. Questi materiali sono essenziali per la transizione energetica e la sicurezza industriale: dalle batterie per veicoli elettrici alle turbine eoliche, fino ai sistemi di comunicazione militare. Il Canada, con le sue vaste riserve e una filiera estrattiva avanzata, si propone come partner chiave per ridurre la dipendenza europea dalle esportazioni cinesi, che nel 2024 hanno coperto quasi metà del fabbisogno di terre rare dell’UE. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha definito l’intesa “un passo decisivo per rafforzare la resilienza economica e la sicurezza europea”. Il primo ministro canadese Mark Carney ha sottolineato il ruolo del Canada come “ponte strategico” per l’Europa, non solo sul fronte minerario, ma anche in ambito energetico e difensivo. Parallelamente, Berlino e Ottawa hanno avviato colloqui per una cooperazione più stretta nel settore della difesa, con particolare attenzione alla cybersicurezza e alla protezione delle infrastrutture critiche. Tre aziende tedesche, tra cui Aurubis, hanno già firmato protocolli d’intesa con partner canadesi per progetti congiunti di estrazione e raffinazione. L’accordo si inserisce nel quadro del CETA, il trattato commerciale UE-Canada, che ha già favorito un aumento del 35% negli scambi bilaterali dal 2017. In un mondo sempre più instabile, Berlino e Ottawa scelgono di saldare i ranghi: minerali e difesa diventano i nuovi pilastri di una partnership che guarda al futuro.
