0

Coinvolgere i proprietari di immobili per affrontare l’emergenza abitativa

mercoledì, 6 Agosto 2025
2 minuti di lettura

In Italia gli inquilini restano sotto la media Ue, sfiorando il 25% e sono circa 7,7 milioni le case attualmente destinate alla locazione continuativa, a cui si aggiungono circa 770mila unità residenziali di locazioni brevi.

Nel 2024 i nuovi contratti di locazione in Italia hanno raggiunto 1,31 milioni di unità, il 2% in più rispetto al 2023, a causa principalmente delle difficoltà ad accedere ai mutui per l’acquisto dell’abitazione. E si stima che la domanda potenziale di affitto potrà sfiorare i 4 milioni, per soddisfare la crescente domanda abitativa.

Per questo si stima che nei prossimi anni saranno necessarie circa 635mila nuove abitazioni, anche attraverso la riqualificazione di immobili già esistenti. Occorreranno perciò investimenti pari a 170 miliardi di euro.

Come si può vedere, si tratta di una vera e propria questione sociale, che richiede tanta finanza e nuove tipologie di interventi sia da parte dello Stato che dei privati. Occorre perciò un patto sociale tra politica e operatori, facendo entrare il tema “casa” nell’agenda politica come priorità, se non addirittura come un’emergenza da affrontare il più presto possibile con un piano strategico per tutte le fasce della popolazione, sopratutto le più deboli.

In Europa si sta parlando di un piano casa europeo entro il 2026, ed il nostro piano casa nazionale, varato a fine anno con la legge di bilancio incomincia a prendere forma con i primi dettagli emersi nel giugno scorso nel corso del “V Tavolo casa”, tenutosi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), sotto la presidenza del Ministro Matteo Salvini, che ha illustrato “il programma strategico volto a contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche abitative e riorganizzare l’offerta esistente per il quale sono stati destinati i primi 660 milioni di euro”.

Sempre nel corso del “Quinto Tavolo casa”, sono stati presentati gli esiti della consultazione sulla revisione del Testo Unico dell’Edilizia. L’obiettivo è semplificare e chiarire le norme edilizie attraverso una legge delega che mira a: integrare la disciplina edilizia e delle costruzioni, in coordinamento con la disciplina dei beni culturali e urbanistica; adeguare il testo unico al riparto di competenze tra Stato e Regioni; semplificare i procedimenti amministrativi anche grazie alla digitalizzazione; riordinare gli interventi edilizi e i relativi procedimenti, tenuto conto del relativo impatto sul territorio; garantire certezza ai tempi di rilascio o formazione dei titoli abilitativi; semplificare le modalità di attestazione dello stato legittimo dell’immobile; sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana con semplificazioni e incentivi regolatori.

Nonostante queste prospettive però alcune associazioni, come Federproprietà (la Federazione che, come noto, rappresenta e tutela circa 300.000 soci tra privati, società, consorzi e condomini, è riconosciuta come associazione ambientalista; ha promosso ed è capofila del Coordinamento unitario dei proprietari immobiliari costituito oltre che da FEDERPROPRIETA, dalla CONFAPPI, dall’UPPI e dal Movimento per la difesa della casa), hanno lamentato che “Ancora una volta, però, è mancato il necessario spazio per affrontare una questione centrale e potenzialmente risolutiva: la valorizzazione del patrimonio immobiliare dei piccoli e medi proprietari.

“Abbiamo una risorsa immensa, inutilizzata, che potrebbe risolvere l’emergenza abitativa senza gravare sulla spesa pubblica. Ma la politica continua a ignorarla”.

Servono incentivi reali per i proprietari e sostegni mirati per gli inquilini. È ora che la politica ascolti chi rappresenta la proprietà privata diffusa”.

Riccardo Pedrizzi

Presidente Nazionale del CTS dell'UCID

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Mutui, 200mila famiglie italiane hanno saltato almeno una rata nel 2023

Il prossimo 14 dicembre tutte le attenzioni degli esperti finanziari…

Sicurezza stradale. Droga e alcool, via la patente. Ok ai 150km/h sulle tratte autostradali

I dati della Polizia Stradale parlano chiaro, nel 2022 gli…